MARITO VIOLENTA I FIGLI, LEI SI FA GIUSTIZIA DA SOLA: CIÒ CHE GLI HA FATTO È DA BRIVIDI

Sono davvero tanti ed efferati i casi di violenze sessuali subite da minori per colpa di padri orchi, oltre ad atti sadici, perversioni, umiliazioni, sevizie. Racconti dell’orrore, agghiaccianti, che si fa fatica a leggere.

Per citare la definizione giuridica che descrivere l’aberrante fenomeno, purtroppo in forte crescita in tutto il mondo, parliamo di atti posti in essere con forza, coercizione, minacce per costringere il minore ad avere qualsiasi forma di contatto sessuale o attività sessuale.

Le violenze sessuali che si consumano, molto spesso, tra le mura domestiche, hanno conseguenze devastanti sui piccoli. Il trauma che i bambini si portano avanti, nella vita, è atroce. Molti sopravvissuti trascorrono anni prima di superare, accettare o addirittura prendere consapevolezza dell’abuso che hanno subìto e molti altri non riescono proprio a farlo.

Un minore abusato, stando a numerosi studi sul tema, sperimenta disturbi d’ansia, depressione, disturbi di personalità, abuso di alcool e droghe e tentativi di suicidio; problemi frequenti di salute fisica che necessitano l’ospedalizzazione.

Ed ancora, ha maggiori problemi di povertà, in tanti casi è senzatetto, ha sperimentato il carcere o, dopo essere divenuto genitore, i suoi figli vengono presi in carico dai servizi sociali.

Capiamo bene cosa significa essere minori, vittime di reiterati abusi sessuali e c’ è una terrificante storia che sta facendo il giro del web, lasciandoci inorriditi, sconvolti, senza parole. E’ la storia di una 59enne di nome Corinna Smith, residente in Gran Bretagna, che, dopo aver scoperto che il marito 80enne,Michael Baines, aveva violentato i suoi figli quando erano piccoli, ha escogitato un modo per farsi giustizia da sola.

I tabloid che hanno parlato di questo terribile caso riportano che a rivelare le violenze subite sia stata proprio la figlia della donna, dopo un viaggio a Liverpool, spiegando che sia lei che suo fratello sarebbero stati abusati sessualmente e ripetutamente dal signor Baines per molti anni. Il figlio della coppia, Craig Baines, si suicidò a 25 anni, nel 2007.

Il giorno prima che Craig ponesse fine alla sua vita, la sorella aveva rivelato alla madre Corinna l’orrore vissuto per anni, descrivendo il padre Michael come un pedofilo. La donna, a quel punto, ha deciso di ucciderlo, versandogli addosso acqua zuccherata bollente mentre dormiva, lasciandolo con il 36% di ustioni sul corpo.

L’uomo è stato soccorso e ricoverato presso il reparto ustionati del Whiston Hospital, dove è rimasto in condizioni stabili fino al 18 agosto, quando il suo cuore ha smesso di battere. I pubblici ministeri hanno affermato che l’aggiunta di zucchero all’acqua ha reso il liquido “più viscoso, più denso e più appiccicoso in modo che rimanga sulla pelle e causi maggiori danni, che è esattamente quello che ha fatto”.

Se per Corinna quello era la fine dell’incubo durato per anni e anni, per la giustizia le cose sono andate ben diversamente, dato che la Smith è stata condannata all’ergastolo con un minimo di 12 anni presso la Chester Crown Court. La motivazione del giudice è la seguente: “La tua intenzione era quella di causare gravi danni piuttosto che uccidere”.

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