“Aspetti un bambino!” le dice il dottore. Ma lei risponde di non aver mai fatto l’amore, e il peggio doveva ancora venire…

Riley Benado è un giovane di soli 18 anni che ha vissuto un momento terribile nella sua giovane vita. Da tempo soffriva di dolori al basso vente e così si è rivolta al medico per avere una diagnosi. La sua pancia era gonfia e a malapena Riley riusciva a chiudere i suoi pantaloni. “Il mio stomaco era come se fossi stata al 5 mese di gravidanza. I medici mi hanno dato un test di gravidanza, e, naturalmente,non ero incinta, io sono ancora vergine “, ha scritto la ragazza in un blog.

“Poi, hanno deciso che era meglio fare un’ecografia per vedere se c’era qualcosa di anormale nel mio stomaco. Hanno trovato un eccesso di fluido ed era difficile vedere i miei organi per notare se qualcosa non andava. A questo punto i medici hannohanno eseguito una Tac (tomografia assiale computerizzata) per vedere meglio le mie ovaie e l’appendice”, si legge ancora nel blog dell’ex capitano delle cheerleader di Paso Robles High School. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma le notizie per Riley non erano finite e il ginecologo le ha dato la straziante notizia. ”Al 98% hai un cancro ovarico. C’è una massa di 11 o 13 centimetri in una delle ovaie. L’eccesso di liquidi nei nodi linfatici dello stomaco sono dei tipici segni del cancro”. “Non potevo credere alle mie orecchie. – ha ricordato la giovane – Il mondo mi è crollato addosso”. Il 23 settembre Riley è stato ufficialmente diagnosticato un cancro alle ovaie nella terza fase ed è stato programmato per un intervento chirurgico per rimuovere la massa tumorale e tutti gli organi colpiti da cancro. (Continua a leggere dopo le foto)

Riley Benado, non si è persa di coraggio e ha creato una campagna di raccolta di fondi per permettersi l’ operazione che le avrebbe dato una speranza di guarigione. Ha raccolto in breve tempo tutta la somma necessaria per l’operazione e per le cure del caso. Oggi la giovane è felicemente sposata e la malattia sembra solo un lontano ricordo. Per fortuna spesso le storie di vita, quelle reali, della gente ‘normale’, si concludono nel migliore dei modi.

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