ITALIA IN LUTTO, È MORTA DOPO LA CENA: ADDIO A MARIA GRAZIA

Una cena conviviale in famiglia si è trasformata in tragedia per questa donna 53enne del sud Italia. Subito dopo il pasto ha iniziato ad avvertire gravi sintomi di intossicazione che l’hanno costretta alla corsa in ospedale. Una tragedia immane che poteva avere proporzioni anche peggiori, considerando i problemi che hanno accusato anche gli altri componenti della famiglia a cena.

Le intossicazione alimentare è un’infezione o irritazione del tratto gastrointestinale e si manifesta sempre sotto forma di sinomi quali vomito, diarrea, dolori addominali, febbre e brividi. Solitamente questa problematica insorge all’improvviso e si risolve da sola in breve tempo; purtroppo non è stato il caso di questa signora, che ha subito in pochissimo tempo un peggioramento rivelante del quadro clinico: ecco cosa le ha provocato l’intossicazione.

LA MORTE IMPROVVISA

La 53enne Maria Grazia Lomele, residente a Polignano a Mare, si era ritrovata a cena con alcuni parenti per assaporare i funghi raccolti sul Pollino che le erano stati donati da un altro familiare. Subito dopo la cena, la donna ha iniziato a sentirsi male, avvertendo sintomi tipici dell’intossicazione, quali forti dolori addominali associati a diarrea e vomito. 

Trasportata presso l’ospedale “San Giacomo” di Monopoli, i sanitari in servizio hanno subito intuito la gravità della situazione, disponendone il trasferimento al policlino di Bari. Purtroppo il suo quadro clinico si è aggravato in tempi rapidissimi e giunta nel capoluogo con il fegato ormai gravemente compromesso, la 53enne è deceduta dopo appena qualche ora a causa di una grave insufficienza epatica

Ad essere rimasti intossicati anche gli altri parenti presenti alla cena, per fortuna in forma molto più lieve. Tra questi anche il padre 73enne della vittima, per il quale è stato disposto il ricovero in via del tutto precauzionale presso il reparto di gastroenterologia del Policlinico di Bari. Da quanto è emerso dalle prime indagini avviate dalle forze dell’ordine, i funghi non erano stati sottoposti al controllo obbligatorio delle autorità sanitarie.

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