ALLARME MOSCHE CARNIVORE: ERANO SCOMPARSE DAL 1836. ECCO COSA STA SUCCEDENDO

La bella stagione si avvia ormai alla conclusione. Questa estate è stata forse la prima, dopo due anni passati in piena emergenza Covid, in cui le persone sono riuscite a trovare un pò di pace. questo anche grazie ai vaccini che sono arrivati e che stanno consentendo di tenere sotto controllo la malattia di Covid-19. Proprio quest’anno, ad esempio, gli italiani non vedevano l’ora che arrivasse l’estate 2022 per godersi qualche momento di spensieratezza e relax.

In moltissimi hanno scelto ad esempio mete estere per le loro vacanze, e come si sa quando si va in Paesi particolari bisogna ad esempio vaccinarsi contro specifiche malattie e stare attenti ad eventuali insetti pericolosi che possono esserci nelle zone interessate. Chi viaggia in Europa o negli USA solitamente non ha bisogno di nessuna profilassi e non ci sono particolari motivi di preoccupazione, motivi che in questi giorni invece ci sono, eccome, in Francia, dove ha fatto la sua ricomparsa una specie di insetto da cui si credeva di essersi liberati

LE MOSCHE CARNIVORE

Secondo quanto riferisce la stampa internazionale, in Francia hanno fatto la loro ricomparsa le cosiddette mosche carnivore. Si tratta di una specie che nel Paese non si vedeva dal lontano 1836. a specie in questione prende il nome di Thyreophora cynophila, ritenuta la prima mosca ad essere portata all’estinzione dagli esseri umani.

Riconoscere le mosche carnivore è molto facile, in quanto queste si presentano con la testa arancione brillante e il resto del corpo nero, come le normali mosche che siamo abituati a vedere. Una delle prime segnalazioni in Francia è arrivata dal guardiano del Parco Nazionale dei Pirenei, impegnato in un giro di ricognizione. 

Sulla carcassa di un cinghiale l’uomo si è accorto della presenza del particolare insetto. L’avvistamento è stato fatto a 1700 metri di quota. La mosca carnivora è conosciuta anche con il nome di mosca dell’avvoltoio barbuto. Il Parco Nazionale dei Pirenei francesi ha chiesto alla popolazione di fotografare eventualmente questi esemplari semmai si dovessero avvistare, e segnalare il luogo in cui tali insetti si trovano. La mosca dell’avvoltoio barbuto è particolarmente attiva in inverno, il freddo non sembra infastidire le sue larve che si nutrono di carcasse in decomposizione nella neve.

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