Discorso di Draghi in Senato: “Le mie dimissioni sono state una scelta sofferta ma dovuta”

Discorso di Draghi in Senato: “Le mie dimissioni sono state una scelta

sofferta ma dovuta”

Dopo qualche iniziale problema con il microfono, Mario Draghi ha iniziato il suo discorso, spiegando di aver dato le sue dimissioni, respinte da Sergio Mattarella.

Ha dichiarato di essere pronto a spiegare “le ragioni di una scelta tanto sofferta quanto dovuta“. Ha accettato questo ruolo per affrontare le emergenze in Italia, per un governo che doveva far fronte a tutto ciò che non era rinviabile. I partiti avevano risposto in modo positivo, mentre Draghi faceva riferimento allo spirito repubblicano del governo, come lui stesso ha dichiarato.

Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere in Parlamento tutto il sostegno possibile” ha dichiarato Draghi, soprattutto in un contesto di emergenza.

L’ampissimo consenso ha permesso di avere tempestività nelle decisioni” ha aggiunto, spiegando che a lungo la maggioranza ha messo da parte le divisioni verso interventi rapidi ed efficaci per il bene dei cittadini, arrivando a superare la fase più acuta della pandemia e dando slancio alla ripresa economica, arrivando anche ad affrontare lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. “Non abbiamo mai cessato la nostra ricerca della pace” ha sottolineato il premier, che ha parlato anche dell’energia e delle strategie necessarie per proteggere i cittadini dalle conseguenze della crisi energetica.

Lo abbiamo potuto fare grazie ad una ritrovata credibilità collettiva” ha sottolineato, dando il merito ai parlamentari per essersi impegnati a mettere da parte le divergenze per il bene pubblico.

Mario Draghi: “Gli italiani sono diventati i veri protagonisti”

Secondo Mario Draghi gli italiani sono diventati protagonisti grazie a questo tipo di lavoro, dalla campagna vaccinale all’accoglienza verso gli ucraini. “Mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano” ha dichiarato il premier, con grande fierezza, tra gli applausi.

Con il passare dei mesi, ha dichiarato Draghi, le forze politiche hanno preferito seguire l’istinto di divisione in diversi punti, andando a distruggere la maggioranza. “Il desiderio di lavorare insieme si è esaurito” ha spiegato, sottolineando che il voto di giovedì scorso ha distrutto il patto di fiducia, che può essere ricostruito insieme con “coraggio, altruismo e credibilità“. Il premier ha spiegato che a chiederlo sono gli italiani e che per continuare a lavorare insieme bisogna ricostruire interamente questo patto di fiducia. Mario Draghi, tra le urla in aula, ha dichiarato di essere rimasto colpito da un appello fatto da duemila sindaci e da un appello fatto dai sanitari. “Entro la fine di quest’anno dobbiamo raggiungere 55 obiettivi, come le infrastrutture digitali, il sostegno al turismo, la lotta al lavoro sommerso” ha dichiarato Draghi.

Dobbiamo impegnarci per realizzare tutti i progetti” ha aggiunto il premier, sottolineando che devono essere “uniti contro la burocrazia“, assicurandosi che tutti abbiano gli strumenti per risolvere i problemi, andando spediti con le riforme. “Dobbiamo tenere la mafia lontana dal PNRR, il modo migliore per onorare la memoria di Falcone e Borsellino e gli uomini e le donne delle loro scorte” ha dichiarato Draghi, tra gli applausi. “C’è bisogno di un sostegno concreto” ha dichiarato il premier, andando contro ogni genere di protesta interna al Parlamento. “Oggi è essenziale proseguire in questo confronto in una prospettiva condivisa” ha aggiunto il premier, dopo aver elencato gli obiettivi per le fasce più deboli, i salari minimi sul lavoro e i contratti. “L’Italia deve continuare a ridisegnare la sua politica energetica” ha aggiunto Draghi, sottolineando di aver spinto per l’energia rinnovabile. Ha parlato anche della siccità, delle risorse idriche, del caldo anomalo delle ultime settimane, elencando tutti i progetti del governo e i bonus approvati.

Mario Draghi: “Questo governo si identifica nell’Unione Europea”

Questo governo si identifica nell’Unione Europea. La nostra posizione è chiara e forte. Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina in ogni modo” ha dichiarato Mario Draghi, parlando della guerra. “Armare l’Ucraina è il solo modo per permettere agli ucraini di difendersi” ha aggiunto, riportando le parole di Zelensky. “L’Italia è un paese libero e democratico, davanti a chi vuole sedurci con un modello autoritario dobbiamo rispondere con i valori europei” ha aggiunto il premier. “L’Unione Europea è la nostra casa” ha sottolineato ancora Mario Draghi. “All’Italia non serve una fiducia di sfacciata, che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi. Serve un nuovo patto di fiducia. I partiti e voi parlamentari siete pronti a ricostruire questo patto?” ha chiesto il premier in Senato. “Siamo qui in quest’aula oggi, sono qui, a questo punto della discussione, perché gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani” ha concluso Mario Draghi, tra le urla dei presenti in aula, che hanno interrotto il suo discorso.

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