Bonus INPS, in arrivo 500€ per le casalinghe: tutte le informazioni utili

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) è sempre a sostegno dei cittadini. Per questo motivo, ci sono tanti piccoli incentivi e bonus che potrebbero aiutare i cittadini nel loro quotidiano. Tra le tante agevolazioni INPS, ci sono anche quelle per casalinghe e vedove. Per loro un Bonus di 500 euro. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta nello specifico e come fare per ottenerlo: ecco tutte le informazioni utili. 

Bonus INPS, in arrivo 500€ per le casalinghe: tutte le informazioni utili
L’INPS ha messo a disposizione un assegno social sia per le casalinghe che per le vedove. Questa è una misura assistenziale per cui, oltre la solita domanda, ci vuole il rispetto dei requisiti richiesti. Per l’anno in corso, l’importo preciso è di 468,10 euro. Tra i requisiti base per ottenerlo c’è il reddito. Il limite è di 6.085,30 annui oppure 12.170,60 se chi richiede l’assegno è coniugato. Va ricordato che si tratta di una misura assistenziale. Quindi, la richiesta deve soddisfare tutti i requisiti. Il pagamento, infine, avviene il primo giorno del mese successivo dopo aver fatto domanda. Questa si può fare sul portale dell’INPS, tramite contact center oppure nei patronati e intermediari di riferimento. (Continua a leggere dopo la foto)

Cos’è Istituto nazionale della previdenza sociale
L’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano, presso cui debbono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e la maggior parte dei lavoratori autonomi, che non abbiano una propria cassa previdenziale autonoma. L’INPS è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il primo sistema di garanzie pensionistiche è del 1895, del quarto governo Crispi. Tre anni dopo il primo governo Pelloux estese le coperture a una serie di categorie lavorative e fondò il primo istituto antenato dell’INPS. Infine nel 1919, con il governo liberale di Vittorio Emanuele Orlando, il sistema venne “imposto a tutte le aziende come obbligatorio” anche se divenne legge solo nel 1923.

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