”Amputiamo piedi e braccio per salvarle la vita”. Va a gettare i rifiuti e quando torna a casa si sente male: vertigini e dolori lancinanti sono così forti che Sonja è costretta a correre all’ospedale. La diagnosi dei medici è terribile: cosa è successo

Tutto è iniziato con un morso di insetto apparentemente innocuo, ma che ha cambiato la vita di Sonja Kujas per sempre. Come riporta il quotidiano “Express”, la donna è stata punta da una zanzara mentre andava a gettare la spazzatura nel bidone dei rifiuti. Poche ore dopo il marito l’ha portata all’ospedale: Sonja aveva iniziato ad accusare dolori muscolari e vertigini e non riusciva a camminare. Per i medici si trattava di semplice stress. A Sonja sarebbero bastati un paio di giorni di riposo per riprendere la sua normale vita.

“Non riesco a capire cosa è successo a mia moglie – ha raccontato il signor Kujas all’Express – Quando siamo tornati a casa ha iniziato a sentirsi peggio. La vista era offuscata, i dolori muscolari non accennavano a placarsi e sui piedi sentiva uno strano formicolio. A quel punto ho deciso di riportarla all’ospedale. Il responso dei medici è stato diverso: Sonja è stata ricoverata d’urgenza in terapia intensiva ed è entrata in coma”. ”Si tratta di un’infezione da streptococco che ha portato ad un avvelenamento del sangue”. (Continua a leggere dopo la foto)

Emil Reisinger, un esperto in medicina tropicale e malattie infettive presso l’Ospedale di Rostock University, ha rivelato al giornale Schleswig-Holstein che casi simili a quello di Sonja sono in aumento. “Un terzo delle persone hanno streptococchi sulla pelle che può causare malattie, tra cui l’avvelenamento del sangue.” Reisinger mette in guardia: grattare le punture di zanzara, per esempio, è un modo di far arrivare i batteri nel flusso sanguigno. La sepsi o setticemia è una sindrome clinica caratterizzata da un’abnorme risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS), messa in atto dall’organismo in seguito al passaggio nel sangue di microrganismi patogeni provenienti da un focolaio sepsigeno. (Continua a leggere dopo la foto)

La sepsi può passare attraverso tre stadi di gravità crescente; più alto è questo livello e tanto maggiore è la compromissione dell’apporto di sangue agli organi vitali, come cervello e reni; sono quindi più frequenti fenomeni necrotici (gangrena), soprattutto delle estremità corporee, e insufficienze d’organo. Per salvare la vita a Sonja i medici hanno dovuto amputarle le gambe e un braccio e adesso è costretta a vivere su una carrozzella per tutto il resto della sua vita.

Ma la donna non si dà per vinta e all’Express ha rivelato: ”Sono sopravvissuta. Sono ancora qui […] Ho imparato ad apprezzare di nuovo la vita – ha dichiarato la donna, esortando tutti a recarsi immediatamente dal medico in casi di situazioni anomale – Se avvertite sintomi rari, andate dal medico immediatamente. Non avrei mai immaginato di vivere qualcosa del genere”, ha concluso Sonja.

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