Tribunale di Milano, la sentenza condanna la Tim al rimborso: ecco come richiederlo

Il Tribunale di Milano ha sancito un’importante sentenza, confermando d’altronde l’orientamento giurisprudenziale degli ultimi anni. Infatti, già a luglio dello scorso anno, lo stesso tribunale aveva stabilito lo stesso tipo di sentenza per la compagnia Wind Tre. Buone notizie, dunque, per i clienti Tim, molti dei quali potranno essere rimborsati per il torto subito.

Soddisfatto il Movimento Consumatori, l’associazione a tutela dei consumatori, che può vantarsi di aver intentato questa causa contro il colosso italiano delle telecomunicazioni. Ora, ai clienti Tim colpiti da questa ingiustizia, non resta far altro che scoprire se si è chiamati in causa dal contenuto della sentenza: vediamo chi sono gli utenti coinvolti e cosa possono fare per tutelarsi.

Come richiedere il rimborso
Il Tribunale di Milano ha stabilito che la Tim non poteva far pagare la bolletta ogni 28 giorni anzichè dei fatidici 30, nel caso delle tariffe mensili. Così facendo, la compagnia telefonica, invece di percepire 12 mensilità, di fatto ne riscuoteva una in più, aumentando illecitamente i ricavi di oltre l’8%. Dunque, tutti i clienti Tim che tra aprile 2017 e aprile 2018, rientrano in questa fattispecie, possono fare richiesta per ottenere il rimborso.

Per ottenerlo, i clienti possono rivolgersi direttamente ad un operatore Tim, che li seguirà nella procedura per sbrigare più in fretta possibile la pratica. La sentenza confermerebbe in realtà un vecchio provvedimento del 2018, che già aveva prescritto di accogliere le richieste di rimborso entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste.

Questa sentenza, si spera metterà definitivamente fine a questa pratica illecita, in realtà molto comune in quasi tutte le compagnie telefoniche. Sulla spinta delle notevoli proteste che ci sono state ad inizio 2017, dapprima è intervenuta l’Agcom e, successivamente, anche il Parlamento, che ha approvato in via definitiva una legge nella quale si dispone il ritorno alla fatturazione mensile a partire da aprile 2018.

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