Crisi Ucraina, l’intercettazione svela i piani di Vladimir Putin: ecco quando vorrebbe far cessare le ostilità

DA INDISCREZIONI STATUNITENSI E RUSSI EMERGE LA POSSIBILE DATA DI FINE DEL CONFLITTO IN UCRAINA: ECCO QUAL È E I NUOVI OBIETTIVI DI PUTIN
La guerra in Ucraina è tutt’altro che terminata e, dopo quasi un mese dall’inizio delle ostilità, la Russia non ha ancora raggiunto il suo obiettivo: le truppe di Vladimir Putin, sempre più impaziente di completare la missione, hanno incontrato diverse difficoltà soprattutto a Kiev, al punto che i militari sono stati “costretti” a ritirarsi dalla capitale ucraina (e non solo) e dirigersi a Sud-Est del Paese, ovvero la zona che più interessa al leader russo. Ma quando finirà tutto questo? Ci troviamo di fronte ad una situazione di stallo perché gli ucraini si difendono stoicamente, più di quanto si aspettasse la milizia ex sovietica, e la vicenda sembra ancora lontana dalla soluzione. Esiste però una data chiave, segnalata da fonti russe e statunitensi, entro la quale Vladimir Putin intenderebbe chiudere i conti in suo favore. ALLARME MOLDAVIA, LA RUSSIA PUÓ ARRIVARE ANCHE LÍ?

LA DATA DI POSSIBILE FINE GUERRA
Dalle intercettazioni ottenute dai due Paesi emerge lo stesso scenario: il 9 maggio è in programma (in Piazza Rossa a Mosca) la parata nazionale per il 77° anniversario della vittoria della Russia contro la Germania nella Seconda Guerra Mondiale; l’intenzione è quella di celebrare nella stessa data un altro “successo militare”, quello sull’Ucraina del 2022. “Trovarsi il 9 maggio in piena guerra – si dice dalla Russia – sarebbe un brutto colpo di immagine per il leader del Cremlino. Riportare i militari in patria per la fine di aprile permetterebbe a Putin di presentarsi alla parata sulla Piazza Rossa rivendicando il successo o il presunto tale nell’operazione contro Kiev“. In sostanza, la guerra in Ucraina potrebbe terminare prima del 9 maggio.

I NUOVI OBIETTIVI DI PUTIN
Appurato del fallimento della “defenestrazione” di Zelensky, Putin potrebbe “limitarsi” alla conquista definitiva del Donbass (le zone a Sud dell’Ucraina che sono state già autonomamente riconosciute dal Premier russo) pretendendo allo stesso tempo il riconoscimento della Crimea. C’è però chi crede che la Russia intenderebbe annettere anche Mariupol e il fazzoletto di terra che separa la città alla Crimea, così da chiudere l’accesso al Mar d’Azov. A rendere il tutto poco chiaro è l’imprevedibilità dello stesso Putin, anche se dalle intercettazioni dell’Intelligence americana e di fonti interne russe emerge almeno una data chiave sulla possibile fine del conflitto militare.

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