Al Bano, la famiglia si allarga. Il cuore grande del cantante: l’accoglienza a Cellino San Marco

Al Bano, il cuore grande del cantante. La famiglia si allarga: una notizia che corre veloce sul web. Conosciuto non solo in Italia, il cantante di Cellino San Marco risulta essere anche molto apprezzato in Russia dove lo storico brano eseguito al fianco di Romina, “Felicità”, rappresenta per tutti un manifesto della musica che ha oltrepassato i confini con un messaggio di amore. E in un periodo tragico come quello della guerra, il gesto di Al Bano diventa significativo e importante.

Un affetto che il popolo russo ha sempre rivolto nei riguardi del cantante che oggi trova nel gesto reciporoco del cantante un monito di riflessione per tutti: “Il presidente Putin ha commesso uno dei suoi più grandi errori. Non mi aspettavo per niente un atteggiamento e un’azione del genere da parte sua. Non so cosa scatti all’improvviso nella testa di certi uomini”, racconta a Leggo.

Al Bano gesto accoglienza profughi ucraini

E ancora: “Io l’ho conosciuto, ho cantato per lui, ma non sono un suo amico come hanno detto. È una lotta tra giganti quella a cui stiamo assistendo: tra Nato, America e Russia. È come ritornare a 70 anni fa”. Nessun volo diretto per Mosca e San Pietroburgo previsto per ottobre.

Al Bano gesto accoglienza profughi ucraini

Poi il dettaglio del gesto in merito all’accoglienza rivolta nei riguardi dei profughi ucraini: “Li ho appena conosciuti. Sono arrivati a Cellino San Marco, sono una cinquantina distribuiti in tutta la provincia di Brindisi”, sottolinea Al Bano in vista di un’ospitalità che offirà loro. Ma di chi si tratta? Il cantante risponde intervistato ancora da Leggo: “Tre. Sono una madre, la figlia e un altro ragazzo”.

Al Bano gesto accoglienza profughi ucraini
Al Bano gesto accoglienza profughi ucraini

“Li ho potuti abbracciare solo a tarda sera per via dei controlli numerosi, le pratiche e i tamponi. Li ospiterò a casa mia. Ma non mi va di enfatizzare il gesto, farei a meno di dirle certe cose, vorrei restasse privato perché non mi piace farmi pubblicità”. Un gesto significativo dettato da un’intenzione precisa: “Quello che ho fatto l’ho fatto perché ho sentito il dovere di farlo. Come si fa a girarsi dall’altra parte quando l’umanità ti chiama? Sono sempre stato chiamato a cantare, adesso sono chiamato a fare queste opere di umanità, niente di straordinario. Del resto Libertà è una delle mie canzoni più belle”.

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