Ucraina, Salvini in missione: la brutta notizia appena arriva al confine

Il leader della Lega Matteo Salvini ha deciso di intervenire in prima persona mettendoci la faccia nel conflitto tra Russia e Ucraina. Il politico leghista ha deciso di partire per la Polonia, arrivando in una zona al confine con l’Ucraina. Appena arrivato, però, non ha trovato una grandissima accoglienza. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli cos’è successo. (Continua dopo la foto…)

Matteo Salvini in missione in Ucraina

Nei giorni scorsi, Matteo Salvini aveva annunciato di essere pronto a partire in missione per ripristinare la pace in Ucraina. Il leader della Lega è partito alla volta della Polonia, arrivando al confine con l’Ucraina. Al suo arrivo, però, l’accoglienza non è stata sicuramente una delle migliori. Il leader della Lega probabilmente non immaginava un’accoglienza di questo tipo. È questo, però, il clima che si respira in tempi di guerra. La Polonia sta cercando di aiutare in tutti i modi l’Ucraina e si conta che nell’ultima settimana ha accolto circa un milione e mezzo di profughi. La Polonia, inoltre, sta valutando la possibilità di intervenire nel conflitto russo-ucraino, fornendo armamenti all’esercito ucraino. In quel caso, però, la nazione potrebbe scatenare la reazione furiosa del presidente russo Vladimir Putin, che ha ripetutamente chiesto agli altri paesi di non intervenire in questo conflitto. (Continua dopo la foto…)

L’accoglienza riservata a Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini è arrivato alla stazione Przemysl, cittadina ad una decina di chilometri al confine con l’Ucraina, e al suo arrivo è stato duramente contestato. Addirittura il sindaco della città, Wojciech Bakun, ha prima ringraziato l’Italia e poi ha mostrato una maglietta con il volto di Putin rivolgendosi a Salvini: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”. Alla stazione erano presenti anche un gruppetto di italiani, che hanno urlato: “Buffone“. Salvini non ha raccolto la provocazione dicendo di essere lì per portare “aiuti e pace”. Il leader della Lega ha poi aggiunto: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”.

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