Guerra in Ucraina, dal Consiglio Europeo via libera ad altre sanzioni contro la Russia

Il Consiglio Europeo tenutosi nella serata di giovedì 24 febbraio 2022 ha trovato l’accordo su nuove sanzioni massicce nei confronti della Russia dopo la sua aggressione all’Ucraina. Lo si legge nel comunicato finale del e lo hanno ribadito i leader europei in conferenza stampa al termine dei lavori.

Consiglio Europeo: le sanzioni contro la Russia
La nota precisa che il pacchetto copre diversi settori, da quello finanziario a quello energetico fino a quello dei trasporti, all’export di beni, alla politica dei visti e all’inserimento nella lista nera, e con nuove criteri, di personalità russe. Nel condannare nuovamente l’azione militare russa, “violazione grave del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite“, il Consiglio ha poi sottolineato che la tutela dei principi include il diritto dell’Ucraina di scegliere il proprio destino e chiesto alla Russia di cessare immediatamente l’aggressione, ritirare tutte le forze dall’intero territorio ucraino e rispettarne pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza.

Le parole di Von der Leyen e Michel
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito che il pacchetto approvato mostra quanto sia unita l’UE e include sanzioni finanziarie mirate al 70% del mercato bancario russo e alle principali società statali, compresa la difesa. Vi è per esempio lo stop alla fornitura di parti di ricambio per gli aerei (i tre quarti della flotta aerea russa sono stati costruiti in Canada).

“Cercheremo di erodere le basi dell’economia e di diminuire le riserve dei ricchi russi che non potranno più mettere il loro denaro nei paradisi fiscali“, ha evidenziato.

Concetti ribaditi anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha annunciato anche la decisione di adottare maggiori aiuti umanitari per l’Ucraina e l’assistenza per l’accoglienza dei rifugiati. “Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica, abbiamo intenzione di avere un dibattito approfondito su questo al Consiglio europeo di marzo.

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