Delitto di Avetrana, Michele Misseri prosciolto dal reato di calunnia: novità dal carcere

Il Delitto di Avetrana, in provincia di Taranto la cui vittima è Sarah Scazzi, è avvenuto il 26 agosto 2010. Nonostante siano passati undici anni, ancora molti punti della storia sono circondati da un velo di mistero. In queste ore direttamente dal Tribunale di Lecce sono giunte delle novità riguardanti lo zio della vittima, Michele Misseri, condannato in Cassazione il 21 febbraio 2017 a 8 anni per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. L’uomo, inoltre, attraverso il avvocato avrebbe espresso il desiderio di trascorrere gli ultimi anni della sua pena ai domiciliari. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo in questi giorni. (Continua a leggere dopo la foto)

Delitto di Avetrana, Michele Misseri prosciolto dal reato di calunnia: novità dal carcere

Nuova svolta nel caso del Delitto di Avetrana. Il 5 novembre 2021 presso il Tribunale di Lecce si è tenuta l’udienza con imputato Michele Misseri per il reato di calunnia ai danni del suo ex legale difensore, Daniele Galoppa e della sua ex consulente di parte la dott.ssa Roberta Bruzzone. I fatti risalgono al 2010 quando Michele Misseri aveva riferito che le accuse mosse alla figlia (Sabrina Misseri )durante l’incidente probatorio del 19 novembre 2010 gli erano state suggerite dal suo legale e dalla sua consulente. Per questo loro hanno denunciato lo zio di Sarah Scazzi per Calunnia, mentre lui si affidava alla difesa dell’avvocato Fabrizio Gallo. Il questi giorni il giudice per la Corte d’Appello di Lecce ha ritenuto di non dover procedere nei confronti di Michele Misseri a seguito dell’intervenuta prescrizione del reato. Ora la causa si sposterà sul piano civile. Nel frattempo il suo attuale avvocato, Ennio Blasi, ha confermato la richiesta del suo assistito di chiedere i domiciliari. (Continua a leggere dopo la foto)

Richiesti i domiciliari

Il legale di Michele Misseri, l’avvocato Ennio Blasi, ha annunciato che entro fine anno chiederà al magistrato di sorveglianza di far scontare il resto della pena al suo assistito ai domiciliari. Lo zio di Sarah Scazzi, grazie allo sconto di pena di 45 giorni ogni 6 mesi di carcere, uscirà regolarmente dal carcere il 15 novembre 2024. Nel caso in cui la richiesta venisse accettata, l’uomo lascerebbe molto tempo prima la prigione per scontare i domiciliare nella villetta di via Deledda, luogo in cui è avvenuto il terribile omicidio.

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