Grave lutto per Deborah Compagnoni, la campionessa colpita da una terribile tragedia

Tragedia in Vafurva, il fratello dell’olimpionica Deborah Compagnoni è rimasto ucciso dopo essere stato travolto da una valanga. Jacopo, 40 anni, era una guida alpina esperta e maestro di sci. La valanga lo avrebbe sorpreso all’improvviso. A quanto si apprende da Adnkronos Compagnoni è stato trasportato con l’elisoccorso in codice rosso all’ospedale di Sondalo, dove è morto per i traumi subiti. La tragedia si è verificata mentre Jacopo Compagnoni con un amico stava scendendo con gli sci d’alpinismo dal canale Nord del Monte Sobretta, a circa 2.850 metri di quota.


L’altro uomo, rimasto illeso, ha prestato i primi soccorsi e ha chiamato subito il 112. La centrale ha inviato sul posto l’elisoccorso di Sondrio di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza e ha allertato le squadre della Stazione di Valfurva della VII delegazione Valtellina – Valchiavenna del Cnsas e il Sagf. Sul posto anche una Unità cinofila da valanga.

deborah compagnoni


Poco dopo la conferma ufficiale della morte del fratello di Deborah Compagnoni sui social sono apparsi decine di messaggi tra incredulità e dolore. “Per me sei e rimani Janga come da quando ti prestai i Grivel Rambo IV per le preselezioni di ghiaccio per le Aspirati Guide Alpine. Rimani Janga Brava, come quando con Thomas Alessi scalammo ridendo in Val di Mello su Kundaluna”.

jacopo compagnoni


“Rimani il fratello giovane di Zebrusius che passeggia sulla montagna più sacra dell’Ortles-Cevedale. R.I.P. Janga il discepolo del Re Gran Zebrù”, scrive un amico della vittima su Facebook. Una dolore enorme per Deborah Compagnoni, passata alla storia dello sci italiano e mondiale. Nei suoi anni di maggior rendimento primeggiò nelle specialità tecniche e soprattutto nello slalom gigante in cui, tra il 1994 e il 1998, vinse tutti i trofei in palio tra Olimpiadi e Mondiali.

jacopo compagnoni


I numerosi infortuni, nonostante la vittoria in 16 gare di Coppa del Mondo (2 in supergigante, 13 in slalom gigante e 1 in slalom speciale) e di una Coppa del Mondo di slalom gigante, le impedirono di disputare numerose stagioni complete (disputò dall’inizio alla fine solo quelle del 1993, del 1994, del 1997 e del 1998.

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