Enrico Mentana sospeso dall’Ordine dei giornalisti perchè non ha la Pec

Diversi volti noti del giornalismo italiano sono stati sospesi dall’ordine per non avere la Pec (posta elettronica certificata). La Pec ha valore legale ed è obbligatoria per le società e le partite Iva da dopo la conversione del decreto legge n. 179/2012, che si affianca a quanto previsto nella legge n. 2/2009. Devono averla le imprese (anche individuali), i liberi professionisti, gli artigiani e le Pubbliche amministrazioni. Ed ecco perchè l’Ordine dei giornalisti del Lazio ne ha sospesi 612 tra cui anche Enrico Mentana(Continua a leggere dopo la foto)

Enrico Mentana sospeso dall’Ordine dei giornalisti per non avere la Pec

C’è anche Enrico Mentana tra i 612 giornalisti sospesi dall’Ordine del Lazio. Ad annunciarlo Il Fatto Quotidiano. Tra gli altri nomi in elenco troviamo: Pierluigi Pardo, Vincenzo Mollica, Andrea Purgatori, Francesco Merlo, Agostino Saccà, Marcello Sorgi, Salvo Sottile e Luca Telese. Tutti questi famosi giornalisti italiani non hanno ancora attivato l’indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) o perlomeno non l’hanno ancora comunicato all’Ordine dei giornalisti del Lazio. Come riportato da Libero, su Il Fatto Quotidiano si legge: «C’è da dire che ormai da diversi anni (ormai dal 2014) dagli uffici di Piazza della Torretta si sgolano in tutte le maniere chiedendo agli iscritti di creare questo benedetto indirizzo Pec – servizio che l’Ordine offre a 1,50 euro l’anno -, strumento sempre più utile in tempi di Covid anche per quello che attiene la vita fuori dalle redazioni».

Cosa rischiano se non attiveranno il servizio?

Enrico Mentana e altri suoi 612 colleghi sono stati sospesi dall’Ordine dei giornalisti per un banale problema burocratico, ovvero non hanno attivato la Pec. Sempre su Il Fatto Quotidiano si legge: «In linea assolutamente teorica, i giornalisti sospesi dovrebbero interrompere immediatamente le loro collaborazioni e i loro rapporti professionali e rischiano anche dei danni a livello contributivo, con l’Inpgi che sarebbe obbligato a restituire ai rispettivi editori i suoi contributi previdenziali di pertinenza». Comunque nelle prossimo ore si cercherà sicuramente di arrivare a una mediazione.

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