“Mi volevano morto. Preparavano il conclave”. L’ultima rivelazione di Papa Francesco sulla sua malattia

Papa Francesco è tornato sul tema della sua recente malattia e operazione. Il Pontefice la scorsa estate è stato ricoverato presso il Policlinico Gemelli per un problema al colon che lo aveva spinto a sottoporsi ad un intervento programmato. Il Santo Padre era affetto da una stenosi diverticolare sintomatica del colon, una patologia non grave che si presenta nei soggetti over 50, i sintomi più pesanti sono febbre e dolore addominale.

Il Papa aveva comunque presenziato all’Angelus domenicale prima di recarsi al Gemelli per il ricovero, consapevole del fatto che si sarebbe trattato di un intervento di routine e senza rischi di conseguenze.

Infatti il decorso ospedaliero del Papa è stato nei tempi giusti, anche se è stato poi trattenuto qualche giorno in più, eppure, come lui stesso ha raccontato, c’è stato chi era già pronto a far partire il Conclave.

Papa Francesco rivela: “Mi volevano morto”

Papa Francesco ha rivelato una serie di retroscena in merito al suo ricovero, lo ha fatto durante una conversazione coi Gesuiti a Bratislava. “Sono ancora vivo” ha detto, “Nonostante alcuni mi volessero morto.

So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto”.

Le rivelazioni del Pontefice non si fermano qui: “Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene. Fare quell’intervento chirurgico è stata una decisione che io non volevo prendere: è stato un infermiere a convincermi. Gli infermieri a volte capiscono la situazione più dei medici perché sono in contatto diretto con i pazienti“.

Papa Francesco e le critiche ricevute

Papa Francesco, come anticipato da La Stampa, sempre nel colloquio pubblicato da Civiltà Cattolica ha parlato delle critiche che riceve costantemente: “C’è una grande televisione cattolica che continuamente sparla del Papa senza porsi problemi.

Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l’ho anche detto ad alcuni di loro. Sì, ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto. A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie.

Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare”.

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