Samuele, spunta un video sul bimbo di tre anni morto cadendo dal balcone a Napoli: “Ti butto giù”

Sulla delicata vicenda di Samuele, il bimbo di 3 anni morto cadendo dal balcone a Napoli, è emerso un nuovo inquietante dettaglio. Nella giornata di oggi è stato fermato un uomo, collaboratore domestico della famiglia di Samuele che sarebbe fortemente indiziato per la sua morte, ma è dai social che arriva un video in cui si sentirebbe il bambino dire una frase potenzialmente importante.

Samuele, bimbo di 3 anni morto a Napoli: in un video direbbe “Ti butto giù”

A riportare la notizia è Il Messaggero: da Tik Tok sarebbe emerso, pubblicato da un profilo ora oscurato, un video collegato alla morte del bimbo di 3 anni che inizialmente sembrava “solo” una tragica fatalità.

Nelle immagini si vedrebbe proprio Samuele mentre pronuncia le parole “Ti butto giù perché sei una lota” (quest’ultimo è un termine dialettale napoletano particolarmente dispregiativo, vale come “essere immondo“). Non viene fornito un contesto alle parole che avrebbe pronunciato il bambino, ma le immagini ora sarebbero al vaglio degli inquirenti.

Da questo filmato, che è stato in breve tempo rilanciato da Tik Tok ad altri social, potrebbero quindi emergere nuovi elementi utili per far luce sulla morte di Samuele.

Il video si conclude che Samuele che “si arresta di colpo” e la fonte sostiene che sembra “come se non volesse farsi ascoltare da qualcuno“.

Bimbo di 3 anni morto a Napoli: la versione del collaboratore domestico indagato per omicidio

La giornata di oggi è stata particolarmente importante per la vicenda di Samuele, dal momento che quella che poteva sembrare una tragica fatalità ha improvvisamente assunto i contorni di un orribile omicidio. La polizia avrebbe eseguito un provvedimento di fermo a carico di un 38enne, Mariano Cannio, collaboratore domestico presso quella casa e attualmente ritenuto gravemente indiziato di delitto.

Al momento della tragedia, c’era lui sul balcone assieme al Samuele, mentre la madre del bambino, incinta di 8 mesi, si sarebbe trovata momentaneamente in un’altra zona della casa.

Nelle scorse ore, è emerso anche che nel primo interrogatorio agli inquirenti Mariano Cannio avrebbe ammesso di trovarsi sul quel balcone e di aver preso in braccio il minore, ma avrebbe negato di averlo gettato di sotto volutamente. Avrebbe inoltre dichiarato di soffrire di alcuni disturbi psichici, riporta Ansa, allontanando da sé l’ipotesi di uno scenario doloso.

L’udienza per la convalida del fermo è prevista per lunedì mattina.

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