Zona gialla: ci sono due Regioni a rischio. Ecco chi a settembre potrebbe cambiare colore

L’estate è al suo culmine, Ferragosto è alle porte ma c’è anche qualcun altro che bussa: la zona gialla. Da giorni ormai si guarda con apprensione ai dati dei ricoveri ospedalieri per capire se qualcuno passerà in zona gialla; pare proprio che il rischio ci sia e si tratta di due Regioni italiane.

Intanto prosegue il nuovo corso segnato dal Green Pass, che ha visto il debutto nel week-end appena trascorso. Tra dubbi e code all’ingresso dei poli museali e archeologi più grandi, la prova sembra essere appena superata, si può dire che il Green Pass sia ancora in rodaggio.

Zona gialla: ci sono due Regioni a rischio

Sono due le Regioni italiane osservate speciali in questi giorni di agosto: Sicilia e Sardegna.

I dati aggiornati sui ricoveri non fanno guardare con fiducia ad agosto, soprattutto per quanto riguarda quelli delle terapie intensive. In Sicilia l’incidenza è di 104,5 casi ogni 100 mila abitanti. I posti occupati in ricovero ordinario è del 13% mentre quelli in terapia intensiva sono al 17%

L’altra Regione a rischio è la Sardegna, anche qui i dati non lasciano ben sperare, sono stati raggiunti almeno due parametri su tre. con 142 casi ogni 100 mila abitanti e un tasso di occupazione delle terapie intensive all’11 %.

Le altre osservate speciali sono Liguria, Lazio e Calabria.

Quali sono i nuovi criteri del cambio colore

I criteri che portano al cambio colore previsto per le Regioni a rishcio sono cambiati, ora i parametri sono:

  • Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti positivi (ricoveri ordinari)
  • Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti positivi
  • L’incidenza della positività a livello regionale

Quali sono i dati necessari per restare in zona bianca:

  • Se l’incidenza settimanale è di 50 casi su 100mila abitanti per tre settimane consecutive
  • Se l’incidenza supera i 50 casi su 100 mila abitanti ma il tasso di occupazione dei posti letto in reparto ordinario resta inferiore al 15% e quello in terapia intensiva inferiore al 10%

La zona gialla scatta se si supera l’incidenza di 50 casi per 100 mila abitanti e si supera il tasso di occupazione dei ricoveri. La zona arancione scatta se si supera l’incidenza dei 150 casi ogni 100 mila abitanti e si sono superati i livelli di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva. La rossa scatta nel momento in cui i tassi di occupazione dei posti letto supera il 40% in ricovero ordinario e il 30% in terapia intensiva.

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