Nella regione italiana è boom di malori e svenimenti: cosa sta succedendo

Malori e disagi nell’hub di Nardò e ora c’è chi invoca l’intervento della prefettura di Lecce. Un agosto in queste condizioni, o anche peggiori, è inimmaginabile. La situazione, esplosiva già a causa dell’afflusso di gente e dalla temperatura rovente, viene completata dall’aut-aut dei volontari della Protezione civile che già nella giornata di mercoledì 28 luglio sono stati sostituiti dagli agenti di polizia.

Se i volontari dovessero fermarsi il primo agosto, come annunciato per tutta la Puglia, si entrerebbe in piena emergenza. Gli ultimi tre giorni sono stati devastanti per gli utenti complice anche la riduzione, alla sola mattinata e con la eliminazione del turno pomeridiano, degli orari di accesso alla struttura. Il record provinciale è stato toccato il 27 luglio con 768 vaccini somministrati a cittadini provenienti da Nardò (dove si trova l’hub), Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo e Seclì.

I problemi derivano soprattutto dalla decisione di utilizzare un capannone industriale che si sta rivelando inadeguato. Basta ricordare che l’Amministrazione comunale ha speso circa 17mila euro, qualche giorno fa, per comprare nove climatizzatori che servono a ben poco in un locale di circa 1.500 metri quadrati e con soffitto alto oltre sei metri. Mercoledì 28, ancora una volta, i flaconi di AstraZeneca sono arrivati solo alle 11 con quasi 400 persone costrette ad aspettare per ore all’esterno e sotto il sole.

I volontari hanno dovuto chiamare gli agenti del locale commissariato, e poi la polizia locale, per ripristinare l’ordine. E nella giornata di giovedì 29 si è creata una fila lunghissima di persone esposte al sole in attesa di entrare e si sono registrati malori e svenimenti. Le cause del disagio sono molteplici: la riduzione degli orari di attività con la conseguenza di aver concentrato tutti gli utenti nella sola mattinata;

l’inadeguatezza della struttura a cui si aggiunge l’energia elettrica a singhizzo per l’eccessivo carico e il conseguente blocco delle somministrazioni. “Lo ripetiamo da settimane – dice il presidente della commissione di Controllo e garanzia, il Dem Lorenzo Siciliano – che la struttura individuata dal Comune di Nardò è inadeguata e insufficiente alla gestione delle vaccinazioni.

In questi giorni di caldo torrido, in particolare, sono centinaia i cittadini che ci contattano stremati dopo ore di fila sotto il sole. Tanti malori per i più anziani ma anche per alcuni giovani. Una serie di disagi che ormai hanno portato ad una situazione fuori controllo. Sembra più una fiera che un centro vaccinale. Per questa ragione – conclude il consigliere Pd – ho chiesto al Prefetto di Lecce di intervenire quanto prima, sostituendosi al Comune di Nardò, evidentemente incapace di gestire logisticamente questo servizio ai cittadini”.

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