Denise Pipitone, spunta una nuova intercettazione. Si teme il peggio

Nuovi dettagli sul caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa il primo settembre 2004 da Mazara del Vallo quando aveva quattro anni. Un caso che la procura di Marsala ha riaperto con nuove indagini.

Ieri, venerdì 28 maggio, sono emersi altri dettagli sulle indagini della prima inchiesta, nel corso della trasmissione Quarto Grado andata in onda su Retequattro e uno di questi è stato un servizio relativo a una intercettazione del padre naturale di Denise, Pietro Pulizzi, che si intrattiene al telefono con la sorella di Piera Maggio (madre di Denise), Giacoma.

Questa intercettazione rivela i primi sospetti da parte di Pietro Pulizzi, La trasmissione, condotta da Gianluigi Nuzzi, mostra la trascrizione di una conversazione tra i due e nella telefonata l’uomo mostra e rabbia e anche preoccupazione su ciò che esce sui media su quello che appare un rapimento il cui movente era oscuro (lo sviluppo delle indagini è successivo ndr).  Pulizzi fa tre nomi: Tony, Anna e Matteo.

Tony è Tony Pipitone, ex marito di Piera Maggio, che per lungo tempo ha creduto di essere il padre naturale della bambina e che ancora oggi la considera sua figlia. Denise porta il suo cognome.
Nella conversazione Giacoma fa notare a Pulizzi che Tony no, è una possibilità da escludere: non avrebbe messo in piazza una storia intima e famigliare. Perché avrebbe dovuto? Restano gli altri due.

Anna è Anna Corona, ex moglie di Pulizzi, cui l’uomo ha sempre negato di essere padre di Denise, e che oggi è nuovamente indagata, dopo che anni fa la sua posizione fu archiviata nel processo (assolta nei tre gradi è stata la figlia Jessica Pulizzi). Matteo è Matteo Marino, ex marito di Giacoma, che pare abbia imputato a mamma Piera Maggio la fine del proprio matrimonio.

Pare che Matteo abbia detto, all’indomani di quel drammatico 1 settembre 2004, giorno nel quale è sparita Denise, riferendosi all’ex cognata: “Le sta bene, perché non è degna di avere una figlia”.
La “famiglia allargata”, è lì che si concentrano le indagini? Staremo a vedere. La novità è che un testimone, non più anonimo, avrebbe raccontato all’avvocato Frazzitta, legale della famiglia di Denise, di aver visto la bimba in un auto con tre persone, facendo nomi e cognomi.

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