Cinema in lutto, drogato e fatto a pezzetti: ritrovato dentro un valigia

Il suo ricordo con tutte le foto a fine articolo. Dramma nel cinema, dove un regista decisamente noto in patria, Babak Khorramdin (47 anni), è stato prima sedato e poi ucciso e fatto a pezzi dai suoi genitori. La notizia viene riportata sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali, dove si sottolinea come il corpo sia stato ritrovato casualmente all’interno di una valigia e in alcuni sacchi gettati all’interno di un cassonetto dei rifiuti nelle aree di confine della capitale, Teheran.

I carnefici sono Iran Khorramdin, 74 anni, e Akbar Khorramdin, 81, che, interrogati senza soluzione di continuità dalla polizia, hanno confessato il delitto, rivelando in passato di avere assassinato la figlia e il genero con la medesima metodologia impiegata in questa occasione. Ma come si sono svolti i fatti?

Stando a quanto riferito dalle agenzie territoriali e, in Italia, da “Il Fatto Quotidiano”, la coppia di coniugi avrebbe prima infarcito di sonnifero il pollo cucinato per il figlio al fine di fargli perdere i sensi. Quella sera, lui però non ha cenato ed è andato a dormire, consumando poi l’indomani il cibo, conservato nottetempo in frigorifero.

A quel punto, madre e padre l’hanno legato a una sedia, chiudendogli il capo all’interno di un sacchetto di plastica e togliendogli la vita a colpi di pugnale, infierendo letteralmente sul corpo esanime. Poi, l’hanno smembrato nel bagno e l’hanno buttato via in un cassonetto. Il regista ucciso in Iran dai suoi genitori è stato identificato dalle forze dell’ordine grazie alle sue impronte digitali, a cui gli inquirenti sono riusciti a risalire dai resti “ripescati” dal cassonetto.

Come asserisce “Il Fatto Quotidiano”, padre e madre non hanno mostrato alcun segno di pentimento per il “trattamento” riservato al figlio, nonostante l’omicidio venga ritenuto un reato capitale a quelle latitudini, ma chi uccide i propri figli rischia appena dieci anni di carcere. Tuttavia, la situazione potrebbe ribaltarsi qualora i genitori di Khorramdin fossero processati per l’omicidio del genero, risalente ad alcuni anni fa e confessato nel corso dell’interrogatorio.

Babak Khorramdin era laureato in cinema presso l’università di Teheran, ma per un periodo di tempo aveva vissuto nel Regno Unito, a Londra, salvo poi fare ritorno a casa, in Iran, per svolgere la professione di insegnante. Le informazioni che giungono dal suo Paese sottolineano come non si fosse mai sposato e questa situazione di impasse sentimentale per l’uomo aveva posto in condizioni di imbarazzo i suoi genitori, dal momento che pare frequentasse alcune sue studentesse.

La vittima, Babak Khorramdin

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