Denise Pipitone, il durissimo sfogo di Piera Maggio: il motivo è molto serio

Nuovo capitolo del caso Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004. Questa volta al centro delle polemiche c’è l’attenzione mediatica che si è riaccesa sul caso negli ultimi tempi. Scontro a distanza tra il giornalista Carmelo Abbate da una parte e Piera Maggio e l’avvocato Giacomo Frazzitta dall’altra.

Tutto è iniziato da un tweet di Carmelo Abbate: “Ci mancava solo il vescovo, il quale non ha niente di meglio da fare – ha scritto il giornalista -. Anna Corona e Jessica Pulizzi sono vittime di tortura mediatica, alimentata ad arte e consumata per ragioni di share e like. Fermatevi fino a quando siete in tempo o qualcuno si farà del male“.

Le parole di Abbate si riferiscono ai recenti sviluppi che riguardano Anna Corona, con la botola scoperta nella casa dove abitava e la testimonianza della vicina di casa relativa all’ispezione delle forze dell’ordine. Immediata la replica via social dell’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta:

“Ciò che mi è poco chiaro è chi dovrebbe farsi male? Cosa vuol dire? Questa minaccia è rivolta certamente verso Piera Maggio e coloro che lavorano per la verità, credo sia estremamente grave! Poiché è evidente che il male dovrebbe provenire solo da una parte ossia quelle persone che si sentono accusate”.

“Noi non stiamo accusando nessuno – ha aggiunto i legale della mamma di Denise – noi stiamo facendo indagini difensive e la procura le proprie indagini. Se le persone di cui parla questo signore possono farci del male, e lui lo sa, dovrebbe andare a riferirlo in procura e non lanciare messaggi pericolosi diretti ad istigare violenza”. Il commento di Piera Maggio: “Da vittime ci vogliono far passare per carnefici”.

L’ultimo commento sulla questione è arrivato da Piera Maggio, che sul suo profilo Facebook ha condiviso le foto di entrambi gli interventi, quello di Carmelo Abbate e Giacomo Frazzitta. “Ognuno è libero di scegliere da che parte stare, purché non vada a ledere la vita altrui, oltrepassando i limiti consentiti del rispetto“, ha scritto la mamma di Denise Pipitone. “Non vogliamo vendetta, tantomeno odio. Vogliamo soltanto verità e giustizia per Denise! Pare questo, qualcuno ancora non l’abbia compreso. Da vittime ci vorrebbero far passare per carnefici”.

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