Caso Denise Pipitone, perquisizione a tappeto da parte di carabinieri e scientifica

Aggiornamenti sul caso Denise Pipitone. La Procura di Marsala ha disposto l’ispezione, che si è svolta questa mattina, a casa di Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico della bimba e mamma di Jessica, ed effettuata dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale.

Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe una segnalazione che sarebbe arrivata al palazzo di giustizia da parte di un anonimo che ha parlato di una misteriosa botola e di alcuni “strani” lavori di ristrutturazione.

Ispezione dei carabinieri disposta dalla procura di Mazara del Vallo a casa di Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico di Denise Pipitone, e mamma di Jessica, già finita sotto processo con l’accusa di concorso in sequestro di persona, prima di essere assolta in tutti e tre gradi di giudizio. I militari si sono recati questa mattina nell’abitazione della donna per “accertare lo stato dei luoghi”.

Nei giorni scorsi, i magistrati avevano riaperto il caso sulla scomparsa della bambina dalla cittadina siciliana avvenuta nel 2004, dopo aver ascoltato alcune persone. In particolare, al vaglio degli inquirenti ci sarebbe una segnalazione che sarebbe arrivata al palazzo di giustizia da parte di un anonimo che ha parlato di una misteriosa botola e di alcuni “strani” lavori di ristrutturazione. Come riporta il Giornale di Sicilia, infatti, la segnalazione farebbe riferimento alla possibile presenza del cadavere della piccola Denise, celata da un muro costruito appositamente all’interno dell’abitazione.

I carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale cercando ora una traccia, nonostante siano stati più volte a casa di Anna Corona già nel 2004. Il sospetto, all’epoca, era che la donna avesse aiutato la figlia Jessica nel suo piano di vendetta contro la piccola Denise, ipotesi poi caduta con l’assoluzione della ragazza. Eppure oggi gli inquirenti sono tornati di nuovo in quello stabile di via Pirandello a Mazara.

Intanto, il procuratore Vincenzo Pantaleo e i sostituti Roberto Piscitello e Giuliana Rana stanno riesaminando la vecchia indagine, nei giorni scorsi hanno anche ascoltato l’ex pm Maria Angioni, ora giudice a Sassari per verificare eventuali depistaggi avvenuti nel corso dell’inchiesta. L’ex pm aveva infatti dichiarato di avere avuto il sospetto di fughe di notizie e in particolare che alle persone intercettate venisse riferito che i loro telefoni erano sotto controllo.

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