Covid, in Basilicata 12 comuni in zona rossa fino al 2 maggio

Covid, in Basilicata 12 comuni in zona rossa a causa dell’impennata locale dei contagi. Un’impennata che ha spinto il residente della Regione Vito Bardi, reduce dalla visita del generale Figliuolo in regione, a firmare una apposita ordinanza che porta a dodici i comuni che saranno sottoposti alle misure più restrittive previste nella scala fissata dall’esecutivo centrale in base ai colori.

Attenzione, la Basilicata era entrata di fatto in zona arancione dopo le penultime rilevazioni del Cts e le decisioni a seguire del governo, ma al suo interno permangono situazioni di criticità che meritano l’attenzione particolare che in punto di regola possono sostanziarsi solo e soltanto con la zona rossa.

Basilicata, 12 comuni in zona rossa, Bardi firma

A partire da oggi dunque, domenica 25 aprile e fino al 2 maggio, come previsto dalla norma che fissa in due settimane il range di verifica per verificare cambiamenti, in 12 comuni complessivi della Basilicata verranno applicate le disposizioni per il contenimento del contagio adottate per la zona rossa.

Lo prevede l’ordinanza del presidente della Regione Vito Bardi. Il governatore l’ha firmata subito dopo lo specifico monitoraggio settimanale sull’incidenza dei contagi nei singoli Comuni lucani.

L’elenco dei comuni in zona rossa

Ecco l’elenco completo: le disposizioni si applicano nei Comuni di Abriola, Rionero in Vulture (Potenza), Craco e Garaguso (Matera) e sono prorogate nei Comuni di Atella, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Filiano, Lavello, Palazzo San Gervasio e Rapone (Potenza) già in area rossa in base alle precedenti ordinanze.

Perché una cosa va chiarita: dodici è il numero complessivo dei comuni che passano in zona rossa ma per otto di essi la zona rossa è stata confermata, non applicata in esordio di nuova verifica.

Cosa dice l’ordinanza

Il documento recita che la decisione è stata presa “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid- 19, ferme restando le misure statali e regionali già vigenti”. Esso prevede “l’applicazione delle disposizioni di cui al capo V dall’articolo 38 all’articolo 48 del Decreto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021”. Lo scorso 22 aprile in Basilicata era arrivato il Commissario straordinario per l’Emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo, che in serata aveva detto: “La Basilicata sta andando molto bene”.

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