Energia, salgono ancora le bollette: elettricità e gas crescono del 4 per cento

Roma. Energia, ancora un aumento delle bollette per la fornitura di elettricità e gas. A partire dal primo aprile, scattano i nuovi aumenti che corrispondono a un rincaro del 3,8 per cento per l’elettricità e del 3,9% per il gas naturale. Alla base degli aumenti c’è la risalita dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali: nel corso del 2020 – anche per gli effetti della pandemia – era calata la domanda di petrolio ma soprattutto di metano, quest’ultimo arrivato ai minimi storici.

Con l’uscita dei paesi asiatici dall’emergenza coronavirus è ripartita la domanda di materie prime, a partire dagli idrocarburi. Con inevitabili ricadute sul livello dei prezzi. Inoltre, la revisione trimestrale delle bollette prende in considerazioni anche le prospettive dei mercati energetici: anche in questo caso, si prevedono un ulteriore crescita della domanda, con il diffondersi delle politiche vaccinali.

Il combinato disposto delle due tendenze, ha portato l’Autorità per Energia, Reti e Ambiente (Arera) a prevedere l’aumento delle tariffe per i prossimi tre mesi, fino alla fine di giugno. Bisogna sempre ricordare che la variazione delle tariffe riguarda proprio la “componente” materia prima, al netto di tasse e imposte e i cosiddetti oneri di servizio, che vanno dai contributi per gli investimenti dei gestori agli incentivi, di cui la voce più consistente riguarda ovviamente le rinnovabili, che dovrebbero cominciare a scendere da qui a due anni.

Così come va sempre ricordato che le variazioni trimestrali delle tariffe riguardano famiglie e partite iva che non sono ancora passate al mercato libero, ma sono rimaste nel cosidetto mercato di “tutela”: solo dall’anno scorso, il numero dei consumatori che ha scelto di passare al mercato libero ha superato il numero di chi non ha ancora affettuato questa scelta. L’obbligo di passare al mercato libero – e quindi di sottoscrivere un nuoco ontratto con uno degli operatori presenti sul mercato – scatterà solo dal primo gennaio del 2023.

Di fatto, si è azzerato l’effetto “pandemia”: il primo lockdown aveva portato a una diminuzione considerevole delle tariffe legate alle bollette dell’energia, ma considerano gli ultimi dodici mesi ora si scopre che la variazione – rispetto ai dodici mesi precedenti è ancora inferiore ma soltanto dello 0,7% per l’elettricità e un po’ più alta per il gas naturale, pari a circa il 5,6%.

Da segnalare che una parte degli aumenti è dovuto al nuovo livello record raggiunto dai prezzi della C02, in pratica dal sovrarezzo imposto dalla ue per le emissioni inquinanti. Ma è un costo che, indirettamente, finisce per pesare sui consumatori.

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