Nigeria, l’orrore si ripete: un gruppo armato fa irruzione in una scuola e rapisce 317 studentesse

Nigeria, l’orrore si ripete. Un gruppo armato fa irruzione in una scuola: 317 studentesse rapite. La notizia irrompe sui media locali. Non si parla d’altro. L’operazione nella notte. L’effrazione rumorosa. L’incedere veloce per i corridoi. La paura e la confusione che la alimenta a ogni minuto che passa. Non è ancora giorno quando oltre 300 studentesse della scuola secondaria di Jangebe, nello stato di Zamfara nella Nigeria nordoccidentale, un commando di uomini armati irrompe nell’istituto e fa razzia delle ragazze. Seminando terrore e panico allo stato puro. «Due delle mie figlie, di 10 e 13 anni, sono fra le ragazze rapite», ha detto all’agenzia Dpa un genitore, Nasiru Abdullahi, raggiunto al telefono. «Hanno riunito le ragazzine insieme e le hanno fatto marciare verso la foresta», ha raccontato all’agenzia un altro abitante della città, Musa Mustapha. Poi il gruppo armato, ha proseguito il testimone, ha attaccato anche un campo militare a 200 metri dalla scuola. Quindi gli aggressori si sono divisi in due gruppi: uno ha attaccato i militari. E l’altro ha invaso la scuola.

Nigeria, oltre 300 studentesse rapite da un commando armato

Non è la prima volta che accade. Tutti ricordiamo il caso delle giovani sottratte alla loro vita e alle loro famiglie da Boko Haram. Stavolta il drammatico copione si ripete: e rinnova paura e sconcerto. Il volto dell’orrore è sempre lo stesso: quello di uomini armati, alcuni dei quali in uniforme. I quali, avrebbero preso di mira la scuola verso l’una di notte. Poi, col favore del buio e del silenzio, hanno prelevato le studentesse, subito caricate a bordo dei loro veicoli. Confermando l’attacco in un incontro con i giornalisti, il commissario Suleiman Anka parla di un numero imprecisato. Ma da subito si ipotizza che le ragazze sequestrate potrebbero essere più di 300…

Nigeria, oltre 300 studentesse rapite: «L’irruzione non avrebbe provocato vittime»

I media nigeriani lanciano subito l’allarme, specificando immediatamente che la scuola presa di mira è la Government Secondary School di Jangebe. La paura è tanta. Un dipendente dell’istituto, a condizione dell’anonimato, descrive al quotidiano Punch irruzione e sequestro, ricostruendone modalità e tempistica. Il padre di una di loro e una professoressa, a stretto giro, confermano alla Bbc la stessa versione dei fatti. Poco dopo, il portale di notizie Pm News Nigeria, aggiunge un altro dettaglio non da poco: gli assalitori hanno raggiunto la scuola dopo aver attaccato un posto di blocco dell’esercito di Abuja nella zona. Un dato solo rincuora, nella disperazione, i parenti delle studentesse rapite: l’irruzione, per quanto veloce e violenta, non avrebbe provocato vittime.

Nigeria, la polizia parla di 317 studentesse rapite. “Save the children” di 450…

Poi, nel corso delle ore. Mentre le giovani sembrano essere scomparse nel nulla, la polizia nigeriana conferma il rapimento e dà una prima stima del maxi sequestro: sono 317 le ragazze portate via con la forza dalla loro scuola nel nord ovest del paese. Protagoniste e vittime del secondo sequestro di massa in una scuola in soli dieci giorni. Il portavoce locale della polizia, Mohammed Shehu, fa sapere inoltre che militari e polizia hanno lanciato un’operazione congiunta di ricerca e salvataggio. Con l’invio «di una squadra di rinforzo pesantemente armata» spedita a Jangebe. Poi, un aggiornamento sul caso dalla Ong Save the children, irrompe in tutto il suo potenziale sconcertante. Secondo le informazioni in capo all’organizzazione umanitaria, infatti, le ragazze rapite sarebbero 450. Tanto che la Ong aggiunge anche: «Purtroppo, questo è l’ennesimo rapimento nella regione. Negli ultimi mesi, centinaia di bambini in Nigeria hanno subito il trauma del sequestro da parte di uomini armati»…

La polizia illustra i numeri degli ultimi sequestri: agghiaccianti

E allora, è a questo punto che la polizia elenca i drammatici numeri. Purtroppo in Nigeria i rapimenti nelle scuole sono una piaga diffusa. Lo scorso 16 febbraio, almeno 44 persone, la maggior parte ragazzini, sono stati rapiti in una scuola vicino alla comunità di Kagara, nello stato centro orientale di Niger. Solo tre giorni prima, in questa stessa area, uomini armati hanno rapito 20 persone che si stavano recando ad un matrimonio. Alcuni di loro, sono stati liberati dopo essere stati tenuti prigionieri da una banda criminale. E ancora. A dicembre, circa 300 ragazzini sono stati rapiti da una scuola maschile nello stato nord occidentale di Katsina.

Il maxi-rapimento di Boko Haram nel 2014: di un centinaio delle rapite non s’è saputo più nulla

Altri rapimenti vengono compiuti da gruppi jihadisti, come quello delle ragazze di Chibok, che ha avuto grande eco sulla stampa internazionale. E infine, furono gli jihadisti di Boko Haram a rapire oltre 250 ragazze dalla scuola secondaria della città a maggioranza cristiana di Chibok, nello stato nord orientale di Borno, quando era il 14 aprile 2014. Costrette a “sposare” i loro rapitori, negli anni alcune sono riuscite a scappare. Altre sono state rilasciate grazie a negoziati o riscatti pagati. Di un centinaio di loro non si sono più avute notizie.

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