Rocco Casalino imperversa in tv e “minaccia” gli italiani: «Mi vedrete ancora» (video)


La speranza c’era, tanto che in molti l’avevano salutato come un primo risultato di cui gioire, comunque fossero andate le cose. Ma anche l’idea che il governo Draghi ci avesse liberato di Rocco Casalino è durata il giro di pochi giorni. L’ex portavoce di Giuseppe Conte, infatti, archiviato il protagonismo a Palazzo Chigi e dintorni, ha preso a imperversare in tv, con ospitate che hanno l’obiettivo a breve termine di promuovere il suo libro, Il Portavoce. Ma che sembrano celare anche un preoccupante schema a più lunga durata: non mollare il centro della scena in vista di una futura permanenza stabile.

Rocco Casalino sparge “terrore” in tv

Solo ieri sera Casalino è stato ospite sia di Lilli Gruber a Otto e mezzo, sia di Nicola Porro a Quarta Repubblica. L’ex portavoce ha elargito consigli a Draghi («parli di più»), fatto appelli Conte («decida presto cosa vuole fare») e al M5s («abbiamo ricevuto tanto, ora è il momento di dare»), vestito un po’ i panni della vittima («ho ricevuto attacchi incredibili») e parecchio quelli del presuntuoso («non penso di aver fatto grandi errori»). Soprattutto, però, ha sparso “terrore”.

Il portavoce tentato dalla “discesa in campo”

Sollecitato dalle domande della Gruber, Casalino ha chiarito che non ha alcuna intenzione di mettersi da parte. «Si candiderà?», gli ha chiesto la giornalista. Casalino ha divagato e tentato di sviare la domanda, rispondendo infine alle insistenze della Gruber almeno su ciò che gli «piacerebbe». E, sì, si è capito che gli piacerebbe. E, insomma, forse che nelle sue valutazioni se lo meriterebbe pure. «Sono dieci anni che ho avuto ruoli importanti nel Movimento e poi sono diventato portavoce del presidente…», ha detto, chiarendo poi che, se il futuro politico è da vedere, le prospettive di rimanere in pista ci sono tutte.

Casalino si corregge sul futuro in Tv: «L’ho detta male»

«Mi stanno arrivando un sacco di proposte altrettanto belle», ha confessato Casalino, che anche nel momento dell’addio di Conte era riuscito a strappare il suo spazio di protagonismo. Proposte «sempre nell’ambito della politica, però anche nell’ambito della televisione», ha aggiunto, per poi correggersi subito: «No, no… l’ho detta male». «Sempre nell’ambito del giornalismo», ha precisato l’ex portavoce che si vanta di non commettere grossi errori.

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