Minzolini al vetriolo: «Asciugate le lacrime alla Gruber: è orfana di Conte»


Augusto Minzolini si sta togliendo molti sassolini dalle  scarpe in questi giorni, soprattutto nei confronti di Lilli Gruber e del suo talk show politico su La 7, “Otto e mezzo”. Corrosivo verso lo spettacolo che stanno offrendo alcuni suoi colleghi – Gruber in primis – nell’analisi del momento politico. Un racconto ad una dimensione sola, grillina e contiana, che ha avuto i suoi picchi  tra la votazione-farsa su Rousseau  e l’ormai imminente formazione del governo di Mario Draghi. E’ lei – e la sua “spalla” Travaglio – la grande delusa.  “Non c’è nulla di politico, è solo impotenza e voglia di revanche”, ha detto Minzolini in riferimento a Travaglio e Lilli Gruber: “Sono orfani del Conte al potere. Asciugategli le lacrime e adottateli”.

Minzolini: tutte le “favole” passate dalla Gruber

Troppo cattivo? No, Augusto Minzolini, editorialista e retroscenista del Giornale, già parlamentare di FI risponde così a chi lo ha accusato di voler sbeffeggiare i colleghi.  “Offro una panoramica sulle posizioni del giornalismo italiano in questa crisi. Con un pizzico d’ironia. Se usassi il metodo Travaglio avrei dovuto utilizzare la categoria dell’insulto”. Inoltre Minzolini ne ha avuto anche per gli altri, radiografando lo stato dell’informazione sulla crisi: “Migliaia di articoli sul rischio urne (mai esistito); su popolarità di Conte (già sparita); sui responsabili (mai arrivati); su indisponibilità di Draghi (inventata). Veline e allergia alla notizia. Poi si chiedono perché non si vendono i giornali”.

Gruber o Tele-Conte

Dalla Gruber non c’è stata serata che non abbia favoleggiato dell’impossibilità di potere andare al voto. Era una litania. Sorvolato naturalmente sul fatto che altri paesi sono sul punto di andare alle urne, compresi noi per le comunali. Con i suoi ospiti la conduttrice ha sempre rimarcato questa popolarità dell’ex premier conte chissà come mai c volatilizzatasi nello spazio di un mattino. Insomma, quando Minzolini giorni fa ha dichiarato che guardare Otto e mezzo” è come andare su Marte, aveva più di una ragione. Il programma era diventato un megafono di Conte e del Pd a partire dal casting del programma. Travaglio, Telese, Murgia, Carofiglio. Non ti sbagli

“La contaminazione con il potere…”

Infine Minzolini è caustico sull’esito del voto on line dei 5stelle. Tutto quel fervore di attesa ridicolo. Non ci voleva un indovino per anticiparne l’esito.  “Tre giorni di menate sulla consultazione 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau, sul rischio del ‘no’ a Draghi. Detto ieri e ripetuto oggi: passerà il ‘sì’. Sono un indovino? No. So però che la contaminazione con il potere cambia, il potere fa gola. Il ‘no’ di Di Battista è solo perché non ha potere”.

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