I fratelli Bianchi sul reddito di cittadinanza: “Soldi rubati allo Stato, non ci hanno bloccato niente”

“Gli ho dato na zampata, è cascato a terra e si è rialzato”. Marco Bianchi, indagato assieme al fratello Gabriele, a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, racconta così il pestaggio che ha portato all’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Il giovane ora in carcere è stato intercettato mentre raccontava al terzo fratello (lui estraneo alla vicenda) quando accaduto quella maledetta notte a Colleferro, Roma. Quando il 21enne ha perso la vita dopo una banale discussione. Un racconto, secondo il gip di Velletri Giuseppe Boccarrato, che aggrava la posizione dei 4 indagati. Tutti già detenuti per omicidio preterintenzionale tranne Belleggia che si trova invece ai domiciliari.

Ma le intercettazioni non finiscono qui. Anche Mario Pincarelli – stando a quanto riportato dal Giornale -si lascia andare parlando con il padre: “Stamme a sentì – dice l’uomo al ragazzo – tu devi parlà solo con l’avvocato. A me non mi devi dire niente”. E il giovane risponde in romanesco: “Solo io so un po’ rovinato, gli so tirato quando stava da per terra a chiglio”. Immediata la reazione del padre che gli ricorda di stare zitto”. La dichiarazione ha infatti portato il gip a pensare che Pincarelli abbia colpito la vittima quando questa era già in terra. Poi un’altra intercettazione chiave, quella relativa al colloquio tra Marco Bianchi e il fratello estraneo ai fatti. In questo caso Marco se l’è presa con i giornali colpevoli, a suo dire, di aver diffuso notizie false sul reddito di cittadinanza percepito dai familiari. “C’ha diritto al reddito di cittadinanza, che so’ soldi rubati allo Stato, – dice Alessandro rivolgendosi al fratello -tutte ca***e, mica lo pigli tu a nome tuo? Lo piglia papà. La Finanza non ha bloccato niente, è tutto regolare”.

A entrare nel dettaglio di quanto accaduto è Michele Cerquozzi, amico dei due indagati: “Ricordo che Omar (il ragazzo che ha richiesto l’intervento dei fratelli Bianchi) urlava frasi del tipo Fermatevi, fermatevi. Poi Omar è andato verso Gabriele (Bianchi, ndr) cercando di fermarlo perché aveva visto che stava picchiando i giovani, ma non so chi. Ma a dire di Omar Gabriele era una furia e non riusciva a tenerlo e quando gli è scappato dalla sua presa Omar si è spostato e Gabriele ha continuato a picchiare non so chi”. Tutte dichiarazioni che fanno credere alla procura si tratti di omicidio volontario aggravato da futili motivi. 

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