Giorgia Meloni contro Sergio Mattarella: “Mandato a Roberto Fico? Una scelta politica”

Punta il dito, Giorgia Meloni. Punta il dito contro la scelta di Sergio Mattarella di dare il mandato esplorativo a Roberto Fico, il grillino presidente della Camera che cerca di allungare la vita politica di Giuseppe Conte. Scelta che la leader di Fratelli d’Italia non condivide, affatto: “Mi pare che si sia trattato di una scelta politica, da parte del capo dello Stato, che ha un ampio ventaglio di possibilità, incluso lo scioglimento delle Camere previsto dall’articolo 88 della Costituzione”, rimarca. E ancora, spiega in una intervista al Corriere della Sera: “Questo Parlamento non ha i numeri per una soluzione efficace, come dimostra la storia dell’ultimo anno. E se si farà un governo sarà perfino più debole di quelli passati, indipendentemente da chi esplori. Noi avevamo fatto il nome della seconda carica dello Stato, la presidente del Senato”, ovvero Elisabetta Casellati, ignorata da Mattarella in questa tornata poiché non sarebbe stata la figura adatta per il tentativo di ricucire la maggioranza giallorossa attorno all’avvocato.

Dunque, il Conte-ter è una possibilità concreta. E se finisse così, il centrodestra resta alla finestra? “Gli italiani restano alla finestra, attoniti – risponde secca la Meloni -: rifare lo stesso governo dopo aver perso due mesi in liti, trattative, compravendite. Un bieco gioco di palazzo e di poltrone. Poi mi pare che i tempi siano sempre più lunghi e l’Italia non se lo può permettere”, rimarca. E ancora: “Dico sommessamente che in due mesi avremmo già votato e avremmo avuto un governo stabile e serio per cinque anni. Ora francamente, i quattro giorni che si è concesso il presidente Fico per consultare quattro partiti di maggioranza sono un po’ tanti, soprattutto se commisurati all’emergenza che stiamo affrontando. E alle due settimane che ha impiegato Conte nel vano tentativo di riconquistare una maggioranza con la compravendita di senatori”, picchia durissimo.

Nel colloquio col Corsera, anche una replica a Mara Carfagna, che ha chiesto al centrodestra di sostenere un governo di Mario Draghi rinunciando all’Aventino: “Io non sono mai stata aventiniana nella mia vita. Io sto in Parlamento, difendo in quella sede le soluzioni che ritengo giuste. Ho votato il taglio dei parlamentari, gli scostamenti e i provvedimenti necessari. E ho dichiarato che dall’opposizione non farei mancare il voto di Fdi per i provvedimenti che servono agli italiani in tempo di Covid. Questo racconto secondo cui per essere protagonisti in politica bisogna fare gli inciuci, non lo condivido”, conclude Giorgia Meloni.

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