Paolo De Micheli, l’intercettazione sul caso Suarez-Juve. “Mi aiuteresti?”, roba da dimissioni immediate

“La Juventus mi chiede notizie di questa richiesta di cittadinanza. Mi aiuteresti?”. Questo il messaggio della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, al capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi, per l'”esame farsa” di Luis Suarez su cui sta indagando la Procura di Perugia. La ministra manda a Frattasi gli estremi di una vecchia pratica di Suarez, quando chiede la cittadinanza spagnola all’epoca del suo sodalizio con il Barcellona, e il capo di gabinetto le risponde con la risposta ricevuta dal Dipartimento competente: “istanza rigettata nel 2019 per mancanza di conoscenza della lingua italiana”. Frattasi, però, aggiunge, “se, come credo, vogliono riproporre una nuova istanza di concessione possiamo supportarli in modo da produrre correttamente quanto richiesto”.

La controrisposta della De Micheli è immediata: “Trattasi di un giocatore che la Juve vuole comprare. Non ha fatto l’esame perché sta da 11 anni in Europa. Ma non lo ha scritto nella domanda. Quindi mi consigli di mettere in contatto la Juve con un tuo dirigente per accelerare????”. Risposta di Frattasi: “Sì,indirizzali a me, poi ci penso io”, scrive il Corriere della Sera riportando l’intercettazione che incastra la De Micheli e che mette la ministra di fronte alle sue responsabilità: c’è già chi invoca le dimissioni. La stessa ministra dei Trasporti, ha raccontato ai magistrati nell’incontro con i magistrati di Perugia il 13 novembre, di aver avuto una richiesta di aiuto per “accelerare” la pratica Suarez da una telefonata ricevuta dal suo concittadino e amico d’infanzia Paratici, l’ad della Juventus.  “Mi disse che la Juve stava comprando Suarez e l’accordo era quasi fatto… Si erano accorti che non aveva passaporto comunitario, cosa emersa a trattativa quasi conclusa, e quindi il requisito della cittadinanza era indispensabile per il buon fine dell’operazione”.

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