Matteo Renzi, il retroscena sullo sfogo: “Conte è troppo tranquillo”. L’ombra di un accordo clamoroso

Forse le cose non stanno andando come sperava Matteo Renzi. Il premier Giuseppe Conte, spiega un retroscena di Tommaso Labate sul Corriere della Sera, sembra al leader di Italia Viva “troppo sereno. Dovrebbe essere preoccupato, invece mi pare che non lo sia affatto. Magari ha già un accordo con Berlusconi, magari c’è un pezzo di Forza Italia che gli ha già garantito i voti in Parlamento che verrebbero meno senza Italia Viva. Non riesco a spiegarmi altrimenti questa sua tranquillità”. Il leader di IV ha orchestrato da tempo la crisi di governo, e il Recovery Plan sembra l’occasione perfetta. Ma il premier si sta attrezzando, c’è chi dice che non aspetti altro che il confronto in Senato, un po’ come accadde nell’agosto 2019 con Matteo Salvini. E sabato su Facebook si è detto estremamente fiducioso riguardo alla sopravvivenza del governo.

“A questo punto della storia non si può escludere nulla – è lo sfogo di Renzi -. E poi oh, com’ è che si dice, il “becco” (il marito tradito, ndr) è sempre l’ultimo a sapere le cose? Magari hanno già combinato tutto e io non lo so”. Bizzarro, visto che da tempo si vocifera di abboccamenti proprio tra Italia Viva e Forza Italia per apparecchiare il dopo-Conte. D’altronde, come iin ogni crisi che si rispetti, nei giorni immediatamente precedenti si dice tutto e il contrario di tutto. Una cosa è certa, la tensione ormai è insuperabile: “Venerdì sera hanno fatto uscire questa storiella secondo cui Italia Viva pretendeva di mettere il Ponte nello Stretto tra i progetti del Recovery. Gli ha detto sfi***a, e ha detto fortuna a me, che proprio in quel momento ero intervistato in diretta tv su Rete 4 da Barbara Palombelli e le stavo giustappunto dicendo che il Ponte, nel Recovery Plan, non ci può stare…”. “Io non dico che Conte se ne deve andare a casa a tutti i costi – ironizza coi suoi -. Per me può anche rimanere premier fino a fine legislatura e farsi la maggioranza con Brunetta o con chi vuole lui, se riesce. Dico però che se l’andazzo continua a essere questo, e cioè il governare senza combinare un tubo, io non voglio essere corresponsabile… Iv non ha mica paura di andare all’opposizione”

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