Bellanova lancia ultimatum, ma Zingaretti blinda Conte: non si può votare ora. Meloni: «A casa!»

Il balletto delle poltrone tra Conte e i renziani va avanti. Ogni giorno la replica della crisi di maggioranza restituisce lo spettacolo indecente di un Paese paralizzato. Ecco oggi che la ministra Teresa Bellanova lancia il suo ennesimo penultimatum: “Per me il tempo è finito, ora servono risposte. Sono mesi che chiediamo un accordo programmatico di governo, perché non si può andare avanti con un Dpcm e un dl alla settimana, non si può portare avanti così un paese grande come l’Italia. Noi critichiamo e facciamo proposte, il punto è se poi quelle proposte vengono accolte”, non si può “solo distribuire bonus e” ricorrere alla “cassa integrazione. Questo tappa buchi non basta, c’è bisogno di programmare per dare prospettive. Questa esperienza di governo è al capolinea, abbiamo fatto un Cdm dalle 21 all’1 di notte per decidere se aprire la scuola il 7 o l’11… lo capiscono anche i bambini che si è conclusa un’esperienza”.

Bellanova e le ultime ore del Conte II

Non ha certamente torto, la ministra renziana. Ma il punto è che tutte queste dichiarazioni critiche pare vadano a parare al solito rimpasto. Togliendo credibilità a chi le fa. Sono allora le ultime ore del governo Conte II? “Questo dipende da Conte – risponde Bellanova – da come vuole affrontare la situazione di grande emergenza in cui verte il Paese. Le risposte vanno date al Paese, ai cittadini, non al collocamento dei ministri o dello stesso Conte”.

Zingaretti: non ci sono alternative, no a un governo tecnico

Nicola Zingaretti intanto ribadisce l’appoggio del Pd al governo Conte frenando gli avventurismi renziani. “Si vada quindi avanti sul confronto sul Recovery – afferma il segretario Pd – Non vedo ostacoli insormontabili che impediscano l’arrivo a un progetto serio, condiviso e coraggioso. Nelle prossime ore si faccia un passo in avanti”.

Il segretario dem non vede alternative a questo. “Quale altra strada c’è rispetto a questa? Un altro governo, confuso, trasformista, trasversale, tecnico? Nulla di buono tutto ciò porterebbe all’Italia”. Quindi, il rischio è di scivolare verso il voto anticipato. Il Pd non lo teme ed “è sempre un’ultima istanza democratica” ma “alla vigilia del percorso del Recovery fund, che per l’Italia vuole dire ricostruire speranza, tutto però è tornato a oscillare pericolosamente, con fibrillazioni che rischiano di mandare in frantumi il lavoro di un anno. Dentro una pandemia tragica, provocare elezioni anticipate sarebbe un errore imperdonabile”, scandisce Zingaretti.

Meloni posta le parole di Nordio: governo incapace

“Il dramma è che Conte, Renzi e compagnia – chiosa a sua volta Matteo Salvini – invece di preoccuparsi dell’emergenza Coronavirus, si stanno scannando per rimpasti e poltrone. E’ veramente vergognoso”. E Giorgia Meloni fa sue le parole di Carlo Nordio, ex procuratore aggiunto di Venezia: la crisi di governo non è incompatibile con un’emergenza, anzi se un governo si rivela incapace durante un’emergenzaè proprio quella la circostanza per cambiarlo senza indugio.

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