Vaccino, morta 89enne di Rsa genovese: “Prima dose 24 ore fa, ma è un evento estremo non connesso”

Una 89enne residente in una Rsa genovese è morta per un’emorragia celebrale dopo essere stata sottoposta al vaccino anti-Covid. È il primo caso italiano, dopo quelli dell’anziana signora deceduta per infarto in Slovenia e dell’infermiera 41enne morta nel sonno il giorno dopo la somministrazione della prima dose. Nessuno di questi tre tragici avvenimenti è però direttamente collegato al vaccino: per fugare ogni dubbio è stata avviata un’indagine, anche se l’agenzia ligure per la Sanità ha già fatto sapere che “al momento non si rilevano nessi causali diretti tra emorragia e vaccino”. La donna di 89 anni era stata vaccinata giovedì 5 gennaio: “Poco dopo è stata colta da una emorragia cerebrale e da rash cutaneo. È stata trasportata in emergenza al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi, dove è morta questa mattina”.

Tre casi di morte post-vaccino sono quasi irrilevanti per poter generare allarme, anche perché finora non è emersa alcuna correlazione tra i due eventi. Tra gli effetti collaterali – che sono sintomatici del fatto che il sistema immunitario sta funzionando bene in risposta al vaccino anti-Covid – non erano mai stati riscontrati casi del genere durante le sperimentazioni su larga scala. “Eventi avversi più rari potranno essere ancora individuati nell’uso massivo, come succede per tutti i farmaci e vaccini – ha chiarito Fabrizio Pregliasco – ma un conto sono gli eventi avversi rari, un altro eventi estremi, come un decesso indipendente dal fatto che sia stato assunto un farmaco o si abbia ricevuto un vaccino”. 

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