Sergio Mattarella, “irritazione al Quirinale”. Retroscena sulla crisi: il presidente ha mollato Conte

Il “problema politico” tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte di fatto certifica la crisi del governo. E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe “irritato” dall’atteggiamento del premier, che sta cercando ogni via per dribblare il rischio di caduta. Compresi i contatti disperati con esponenti di Italia Viva possibili “dissidenti” (leggi: governisti) e i classici “responsabili”. In altre parole, “voti spiccioli” per respingere l’assalto renziano e intavolare una trattativa su un possibile Conte Ter.

Dalle parti di Palazzo Chigi si parla di “crisi pilotata”, anche se temuta, c’è chi addirittura riferisce di una richiesta di “garanzia scritta” fatta recapitare da Conte a Renzi per assicurarsi la permanenza sulla poltrona in cambio di un sostanzioso rimpasto di governo. Nella maggioranza è il panico, il timore è che se Conte davvero si dimettesse (anche a fronte della “parola” di Renzi di farlo premier per la terza volta di fila, un record), poi la crisi potrebbe sfuggire di mano in ogni momento, con l’inserimento nella partita del centrodestra. Proprio questo scenario caotico, che con programmi e politica “alta” nulla hanno a che fare, starebbe mandando il Quirinale su tutte le furie. L’indiscrezione è del Giornale, secondo cui il Colle, come da tradizione, “è contrario a maggioranze raccogliticce”. Conte rischia la fine di Romano Prodi. Lo sa anche lui, e infatti per questo starebbe facendo di tutto pur di evitare la conta in aula. Al di là di promesse e garanzie, infatti, nulla poi sarebbe come prima.

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