“Prendete solo chi può salvarsi”. L’ordine finale alle ambulanze

A Los Angeles le strutture ospedaliere sono ormai al collasso, tanto da portare le autorità a chiedere agli operatori delle ambulanze di scegliere i pazienti da trasportare e quelli invece da lasciare al proprio destino, che più semplicemente vorrebbe dire morire.

Ospedali di Los Angeles al collasso

La direttiva è arrivata proprio dalle autorità sanitarie che hanno rivolto un appello a tutto il personale delle ambulanze della Contea di Los Angeles, in California: trasportare in ospedale sono i soggetti che hanno una qualche possibilità di cavarsela. In poche parole, per tutti gli altri non si occupano posti letto inutilmente. La regione rischia in questi giorni di arrivare a ben 1000 morti di coronavirus al giorno e tutte le strutture ospedaliere sono quasi al collasso. E non sembra andare meglio nei reparti di emergenza, dove sarebbe invece stato chiesto di razionare l’ossigeno, ormai in esaurimento.

Una direttiva simile a questa era stata emanata anche lo scorso aprile a New York, quando la pandemia era al culmine.

Nella Grande Mela era stato suggerito agli ospedali di non ricoverare pazienti che non si potevano curare sul posto, come per esempio quelli colti da infarto o ictus. In quel mese gli Stati Uniti avevano segnato un record mondiale per persone decedute di Covid in 24 ore. I decessi in un solo giorno erano arrivati a 1.497. Un numero che nessun paese aveva mai raggiunto prima. Tutte le scorte negli ospedali erano andate ad esaurirsi e adesso la situazione sembra essere tornata a quei livelli.

Anche Larry King ricoverato

Adesso è la Città degli Angeli a chiedere ai suoi angeli sulle ambulanze di decidere chi possa essere salvato e chi no. Da più di una settimana è ricoverato per coronavirus, in una clinica di Los Angeles, Larry King, il giornalista 87enne star dei talk show della Cnn. Si trova al Cedars Sinai Medical Center e le sue condizioni sono ritenute gravi, soprattutto dopo l’ictus e il cancro ai polmoni che lo avevano colpito nel 2019. Negli Stati Uniti è stato dato il via alla vaccinazione il 15 dicembre e la prima dose di vaccino contro il Covid è stato somministrato a una infermiera di New York, Sandra Lindsay. La donna aveva commentato così l’avvenimento: “Mi auguro che questo segni l’inizio della fine di un periodo doloroso della nostra storia”.

Lo scorso marzo anche Madrid aveva preso la decisione di chiedere agli ospedali di salvare soltanto i pazienti che presentavano le condizioni cliniche migliori per sopravvivere. L’Associazione Medici delle Isole Baleari aveva spiegato che “ammettere un ingresso può significare negarne uno a un’altra persona che potrebbe beneficiarne di più, quindi è necessario evitare il criterio dell’accesso in base agli arrivi”.

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