“Amen e Awoman”. L’imbarazzante preghiera “inclusiva” del deputato dem Usa (Video)

«Amen and Awoman» al posto di un semplice «Amen», un gioco di parole usato per essere più inclusivo e non dimenticare le donne. Così il pastore protestante afroamericano Emanuel Cleaver, deputato dem eletto alla Camera dei Rappresentanti per lo Stato del Missouri, ha concluso la propria «preghiera», recitata in apertura dei lavori del 117esimo Congresso degli Stati Uniti.

Amen e Awoman: così sia

Peccato che «Amen» significhi «così sia» e non fa riferimento ad alcun soggetto maschile da femminilizzare, seguendo i dettami della dittatura di pensiero progressista. Cleaver, che è un pastore, di questo particolare dovrebbe essere al corrente. Probabile che lo sappia, quindi, e che non gliene freghi nulla, e che la forzatura pubblica, avvenuta un evento di tale portata mediatica, sia ben studiata. O forse – ma qui sfociamo in una realtà parallela alla sceneggiatura di Idiocracy – Cleaver intende «Amen» (pronunciato «Ei-men») come «hey uomo». E quindi, giustamente, deve accompagnarsi a un bel «hey donna». 

Tante le critiche e le proteste dai deputati repubblicani presenti: Guy Reschenthaler ha twittato che «Amen» è latino e significa «così sia» e «non si può determinare il genere di questa parola». L’ex presidente della Camera, Newt Gingrich, ha criticato la mossa affermando che «la follia radicale è iniziata». Il diavolo – e questo è proprio il caso di dirlo – sta nei piccoli dettagli. La storpiatura orrenda «Amen e Awoman» è il primo dei tanti squilli di tromba inaugurali dell’era «colorata e inclusiva» Biden-Harris. Ci sarà da divertirsi.

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