La gaffe della capogruppo di Nardella: “Omicidio Gudeta? Colpa della Lega”

Il mistero del delitto di Agitu Ideo Gudeta per qualcuno era una trama già scritta.

Ancor prima che gli investigatori dessero un nome e un volto al suo omicida c’è chi aveva già risolto il caso. Subito dopo la scoperta del corpo senza vita dell’imprenditrice, d’altronde, le ricostruzioni giornalistiche puntavano tutte nella stessa direzione: quella dell’odio razziale.

Per saltare alle conclusioni è bastato inserire il suo nome nel motore di ricerca. Scoprendo così che due anni fa era stata insultata, minacciata e persino aggredita per ragioni squisitamente razziali. È vero, la donna simbolo dell’integrazione gentile non piaceva a tutti, ma stavolta l’intolleranza non c’entra. E non c’entra neppure la Lega. Già, la Lega. A tirarla in ballo è stata Mimma Dardano, capogruppo della lista Nardella al Comune di Firenze.

In un post Facebook pubblicato il giorno successivo al ritrovamento del cadavere la consigliera emette il suo verdetto. Il movente è sicuramente da ricercare nel colore della pelle della vittima: “Mentre siamo distratti dalla domanda: cosa farai il giorno di Capodanno? – scrive la capogruppo – gesti ignobili si consumano nel nostro Paese “libero” e “democratico”, dove l’inclusione e il colore della pelle fanno ancora paura”.

Cosa c’entra la Lega? La Dardano lo spiega qualche riga dopo: “Agitu era un’imprenditrice di successo, ma era nera e questo in una delle tante regioni italiane dove, grazie ad una politica di intolleranza delle destre e della Lega, per qualcuno non era ammissibile”. Insomma, la nardelliana sembra suggerire che ad armare idealmente la mano dell’assassino siano stati proprio i sovranisti.

Qualche ora dopo il giallo viene risolto e le congetture della Dardano si rivelano errate. L’omicida è un pastore ghanese che lavora alle dipendenze di Agitu, si chiama Adams Suleiman ed ha agito per questioni di denaro. Nel frattempo il j’accuse della consigliera è arrivato all’orecchio di Matteo Salvini. “La capogruppo della lista Nardella – scrive sui social il leader del Carroccio – aveva già messo la Lega e il “razzismo” sul banco degli imputati per l’orribile omicidio di Agitu Gudeta, questa è la sinistra”.

Del post incriminato adesso non c’è più traccia. Al suo posto ce n’è un altro dove la nardelliana prova a correggere il tiro. “La mia posizione è stata evidentemente fraintesa (…) non era certo mia intenzione individuare alcun mandante dell’omicidio, questo – chiarisce – non spetta a nessuno fuorché alla giustizia, che ha fatto il suo corso individuando il responsabile, né tantomeno addossare colpe a parti politiche”.

Ma la toppa è peggio del buco. Sì perché adesso è lei a rivolgere al mittente le accuse di strumentalizzazione: “Adesso smettiamola con le strumentalizzazioni su una tragedia che ha sconvolto tutti e su una giovane donna, vittima di una violenza feroce”.

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