Vittorio Sgarbi in difesa di Roberto Saviano: “Revocare la cittadinanza? Un errore, gli offro quella di Sutri”

Un Vittorio Sgarbi impensabile quello che difende Roberto Saviano. Il tema è ormai noto: la decisione di Verona di revocare la cittadinanza onoraria allo scrittore. “Preso atto della decisione della città veneta, offro a Saviano la cittadinanza onoraria di Sutri, dove sono sindaco, oppure di Urbino dove sono prosindaco”, dice in un colloquio con l’Adnkronos. Da qui la promessa: “Chiamerò il sindaco per dirgli che è un errore. Hanno fatto male a dare la cittadinanza onoraria a Saviano, perché non ce n’era ragione e hanno fatto ancora peggio a togliergliela”.

“Il rischio”, avverte Sgarbi, “è far diventare Verona ‘fascista, ovvero il rischio è la fascistizzazione della città. Non togliete la cittadinanza a Saviano per non farlo diventare un martire fascista”. Per il critico d’arte le conseguenze di questa scelta saranno pericolose: A Verona “dovrebbero essere più prudenti. L’azione che stanno compiendo adesso è catastrofica perché, anche se hanno ragione nel dire che Saviano insulta Salvini, togliere la cittadinanza creerà tutto un movimento a favore di Saviano che diventerà vittima di una repressione ingiustificata, un martire della Resistenza”.

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