L’ira degli Italiani a Londra. “Ci hanno abbandonati”. Farnesina senza un piano

L’ultimo pasticcio del governo ai danni degli italiani arriva fino in Inghilterra. Tutto succede in fretta e furia quando domenica pomeriggio, il ministro della salute Roberto Speranza firma l’ordinanza: «La variante del coronavirus è preoccupante e dovrà essere approfondita.

Nel frattempo scegliamo la strada della massima prudenza». Stop ai voli che arrivano dalla Gran Bretagna. Panico. Di Maio, il ministro degli Esteri usa Facebook come megafono, «Dobbiamo proteggere gli italiani». Il contenuto è perfino più offensivo del mezzo utilizzato. La domanda resta per tutti: si ma da quando? Nessuno sa dirlo, c’è chi chiama la Farnesina che assicura di stare tranquilli, stessa linea le compagnie aeree. I più ottimisti si appellano al buonsenso, ci sono gli altri Paesi, l’Olanda, la Germania, la Francia che fanno scattare il blocco dalla mezzanotte. Migliaia di italiani salgono sul taxi per l’aeroporto convinti di farcela. E invece niente. Il nostro governo sceglie la linea isterica, e a terra il caos dell’incertezza dilaga. In molti decidono di anticipare il rientro, le tariffe si impennano. Come ha fatto ad esempio Laura Parmiani, doppiatrice e attrice di teatro. «Ho pagato il biglietto 580 sterline, ho fatto il tampone in un laboratorio privato come aveva chiesto il nostro governo pagandolo 150 sterline. Il mio volo per Linate doveva partire alle 18:50, alle 16 il volo per l’Italia è partito. Ero fiduciosa. Dopo il check in ci hanno mandato fuori dall’aeroporto, al freddo per tre ore, nessuno sapeva dare risposte. Era un volo totalmente covid free, sicuro. Ma che senso ha?». Oltre alla rabbia anche l’amarezza di aver puntato sulla compagnia «sbagliata». «Alcuni voli low cost infatti sono partiti in forza della poca chiarezza, aspettando insomma che ci fosse il no ufficiale, imitando del resto le altre compagnie aeree europee che hanno fatto partire i voli fino a mezzanotte». Dopo ore di illusioni il volo è rientrato a Milano. Vuoto. Oltre allo sconforto, Maria Podda si sente letteralmente presa in giro. E il racconto farebbe venire rabbia a tutti. Anche lei aveva il biglietto per domenica. Aveva preferito la compagnia di bandiera per essere più sicura, portava in Sardegna il bambino appena nato di un mese. Lei e il marito sono imprenditori con l’attività chiusa per Covid. «Avevamo deciso di prenderci una lunga pausa. E invece eccoci qui. Trattati come italiani di serie B. E pensare che per partire, avevamo fatto il tampone in aeroporto, spendendo 100 sterline, proprio per essere più sicuri, e avevamo fatto un documento di identità provvisorio per il nostro piccolo appena nato che ci è costato oltre cento sterile e che durerà solo cinque giorni. Chi ci rimborserà? Ora dicono che ci manderanno a prendere con un volo di Stato, ma quando? Noi il biglietto ce lo eravamo pagato ed eravamo sani». E poi c’è chi invece non ha neppure un posto dove tornare, «Sono stato a Londra per tre anni, spiega un dottorando di 28 anni che preferisce rimanere anonimo. Ora rientravo in Italia. Avevo disdetto la casa. Per fortuna ho un proprietario di casa comprensivo che mi lascia un paio di notti. Ma poi cosa faccio? Dove vado che gli alberghi sono chiusi?». In Italia è partita la polemica politica, «È vergognoso- dicono dalla Lega- che il governo abbia abbandonato centinaia di italiani. Non è degno di una nazione civile compiere un atto così ignobile verso connazionali che, dopo essersi pagati i tamponi, sono stati bloccati in aeroporto con in mano la carta d’imbarco, e lì abbandonati senza alcuna comunicazione ufficiale». «Un provvedimento imposto dalla prudenza», giustifica la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli. Applaude Zingaretti, «bene il blocco». A risvegliarsi da una dissociazione momentanea sembra essere la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, «ora si cerchi di capire come fare». In attesa, Buon Natale.

il giornale.it

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