Detenuto spacca la faccia ad agente di polizia penitenziaria, paura a San Vittore

Un agente di polizia penitenziaria è stato violentemente colpito dalle scorse ore a San Vittore. La notizia è stata resa nota dall’Uspp (Unione sindacati polizia penitenziaria).

Secondo quanto riferito, mentre l’agente si apprestava ad aprire la camera detentiva per consentire la fruizione dell’“ora d’aria” a un giovane detenuto nordafricano, lo stesso gli si scagliava contro colpendolo al volto, lo trascinava all’interno della camera, scaraventandolo sul pavimento. È occorso l’intervento di alcuni detenuti che hanno bloccato il compagno di detenzione ed evitato il peggio per l’agente. 

L’agente è stato immediatamente inviato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giuseppe: oltre alle tumefazioni, ha riportato fratture alle ossa nasali, con prognosi di 15 giorni.

Sull’episodio interviene anche il Segretario Regionale dell’Ussp, Gian Luigi Madonia che prende posizione rispetto al fenomeno delle aggressioni all’interno delle strutture penitenziarie: “Le aggressioni in carcere ai danni della Polizia Penitenziaria e degli operatori in genere sono ormai diventati una costante che, probabilmente, non fa più notizia, o meglio, sembra non interessare nessuna Autorità politica, soprattutto quelle del Ministero della Giustizia che non affronta il problema con un serio piano di intervento o adottando misure idonee a mettere in sicurezza il personale e nelle condizioni di potersi difendere da simili gesti. Da tempo l’USPP chiede dotazioni e strumenti utili ad evitare che uomini e donne dello Stato possano “prendere botte” da chi, viceversa, dovrebbe essere tenuto a rispettare le regole e la disciplina all’interno dei nostri penitenziari. Il Taser potrebbe rappresentare un importante ed efficace strumento di difesa. A quanto sembra, però, a via Arenula, la salute e la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria sono considerate beni secondari. Chiediamo ai vertici del DAP di farsi da garanti del proprio personale e di interessare ogni possibile interlocutore politico, affinché, in tempi brevi, vengano introdotti strumenti normativi utili ad attenuare il fenomeno delle aggressioni in carcere. Siamo stanchi di gridare ai sordi”. 

La posizione della Regione

Ancora una volta un agente di polizia penitenziaria è rimasto vittima di un’aggressione da parte di un detenuto. Questa volta è accaduto nel carcere milanese di San Vittore dove un poliziotto è stato scaraventato a terra e colpito al naso da un detenuto nordafricano, riportando fratture al naso con 15 giorni di prognosi. Questi episodi, che sempre più spesso colpiscono uomini e donne delle forze dell’ordine, sono intollerabili”. Lo dice Riccardo De Corato, assessore lombardo alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale. 

“Sono d’accordo – prosegue De Corato – con l’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria che, nel denunciare quanto accaduto, ha chiesto di adottare misure idonee ad incrementare la sicurezza del personale delle carceri e a metterlo nelle condizioni di potersi difendere. Condivido la proposta di dotare la polizia penitenziaria di taser che possono rivelarsi strumenti utili in casi come questi. Mi batterò – conclude l’assessore – affinché siano compresi nella dotazione degli agenti”. 

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