In migliaia all’apertura del centro commerciale. Bufera contro il Comune

Centinaia, se non migliaia, di persone in fila per l’inaugurazione del centro commerciale Maximo sulla Laurentina, zona sud di Roma, è sicuramente un bel segnale per il commercio.

O almeno lo sarebbe stato fino allo scorso febbraio, periodo pre-coronavirus. Perché nell’epoca dell’emergenza sanitaria, con una Italia divisa in zone in base alla gravità dell’epidemia di Covid-19 e con cittadini confinati nelle proprie abitazioni, quell’assembrato che si è creato nella giornata di ieri nella Capitale ai più è apparso fuori luogo e pericoloso.

Una situazione a tratti surreale che ha immediatamente scatenato polemiche politiche. Tra i più critici per quanto accaduto a Roma vi è l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che ha risparmiato forti critiche contro il Campidoglio: “Ognuno ha dei compiti specifici, in questo caso sono del sindaco e dell’amministrazione comunale. Non andava autorizzata l’apertura di ieri in un giorno topico per le attività commerciali come il ‘black friday’. È un errore molto grave”.

La ressa, non solo in via Laurentina ma anche dentro il centro commerciale Maximo, era iniziata ieri già dalle prime ore del mattino. Addirittura per entrare nello store di Primark, il primo nel Lazio del famoso marchio di abbigliamento low cost, si è formata una coda lunga centinaia di metri. Alle 10 nella struttura erano entrate più di 5mila persone, praticamente tutte dotate di mascherine e gel igienizzanti. Ma l’alta affluenza ha reso impossibile rispettare i distanziamenti.

La voglia di normalità è tantissima ma è necessario fare attenzione ai comportamenti per evitare che la situazione sfugga di mano. Come ha ricordato D’Amato nel corso della conferenza stampa tenuta insieme al governatore Nicola Zingaretti, questo grande assembramento al Maximo si è verificato proprio nella settimana in cui per la prima volta il Lazio è passato da rischio “alto” a “moderato”. L’assessore ha, infatti, spiegato che nella Regione l’indice “Rt è pari allo 0,88, per cui è stabile e soprattutto la forchetta è a un livello di coerenza per cui il valore più alto e quello più basso sono sotto la soglia e questo è un valore molto importante”. “L’incidenza su 100mila abitanti e i trend dei casi assoluti e dei focolai- ha continuato- è in discesa, per cui la classificazione complessiva del rischio per la prima volta passa da rischio alto a moderato e questo è importante e coerente con uno scenario di trasmissione pari a 1”. D’Amato ha sottolineato che questo risultato si è ottenuto grazie ad una serie di misure e ha aggiunto che presto saranno adottati i test salivari dopo la validazione dello Spallanzani.

Dello stesso avviso il governatore Zingaretti che nel commentare i nuovi dati sulla diffusione dell’epidemia nella Regione ha spiegato che il livello di contagio rimane alto ma il miglioramento c’è: “Questo è positivo per la sicurezza delle persone e per la nostra economia. Ora non molliamo. Bisogna continuare ad abbassare la curva, deve diminuire il contagio, i ricoveri e i decessi. Continuiamo a combattere perché questo è il modo di uscire da questa fase, salvare vite umane e tornare a vivere”. Per questo Zingaretti ha invitato i cittadini a comportamenti virtuosi perché “il nemico è il virus non le regole e i comportamenti individuali per fermarlo”.

Eppure Alessandro Allegri, direttore del neonato shopping center, prova a spegnere le polemiche parlando di “trentamila mila visitatori” nella sola giornata di venerdì. “Il numero può spaventare ma voglio precisare che non sono mai state presenti più di 4 mila visitatori contemporaneamente all’interno del centro”, ha sottolineato Alessandro Allegri. Quest’ultimo ha illustrato tutte le misure messe in campo, come il numero di vigilanti: “Cinquanta gli operatori in strada e all’interno del centro e 25 hostess al servizio della clientela per ricordare le corrette norme di distanziamento” e il divieto “di tavoli e sedie di uso comune”.

il giornale.it

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