Michele Santoro contro la Rai e M5s: “Respinto il mio documentario, nemmeno con Berlusconi”

Michele Santoro è un fiume in piena contro la Rai. Il motivo? Il no alla messa in onda di un suo documentario. Lo sfogo del giornalista arriva su Tpi.it dove scrive: “Diffonderanno in rete “I Fili dell’Odio”, una produzione indipendente di un gruppo di giovani autori che ho collaborato a realizzare. Le manipolazioni e l’inquinamento dei Social oggi sono un tema fondamentale perché producono una grave deformazione della democrazia. È un merito averlo voluto affrontare anche con pochi mezzi a disposizione”, ha premesso per poi passare all’attacco.

Viale Mazzini infatti non ne ha voluto sapere della proposta: “Non è la prima volta che mi trovo di fronte a una dimostrazione così grave di ottusità”, ha aggiunto infuriato. Ma non è finita qui, perché Santoro non ha potuto fare a meno di non notare un piccolo (se così si può definire) dettaglio: “Ancora oggi sulla piattaforma online del Servizio Pubblico non è possibile rivedere le puntate di Annozero che hanno segnato un pezzo di storia del nostro Paese. Vi lascio immaginare il perché. È inconcepibile che la situazione sia ancora questa dopo che Beppe Grillo, autore di clamorose denunce contro la censura, ha portato il suo Movimento al governo e i Cinque Stelle hanno addirittura potuto decidere il nome dell’Amministratore Delegato della Rai e dei Direttori di reti e telegiornali. C’era da aspettarsi un Rinascimento della principale azienda culturale del Paese. Ci troviamo invece di fronte a un conformismo che non ha uguali perfino nella stagione monopolistica del Cavaliere”. E detto da lui significa molto.

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