Ferruccio Sansa, il paragone tra Giovanni Toti e Hitler e Mussolini scatena il caos in Consiglio regionale

Sono volati stracci in Consiglio regionale tra Ferruccio Sansa e il centrodestra. Al centro le parole del candidato di Pd e M5s uscito sconfitto dalle elezioni in Liguria. “Il consigliere regionale Ferruccio Sansa ha paragonato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a Hitler e Mussolini. Sono parole indegne, si tratta di uno scivolone inaccettabile e di un paragone maldestro. Cambiamo! chiede subito le scuse di tutta l’opposizione”, ha commentato la consigliera regionale Lilli Lauro su quanto dichiarato dall’ex giornalista del Fatto Quotidiano.

Sansa, durante il Consiglio in Regione, non ha preso bene l’assenza del governatore impegnato in commissione Affari costituzionali del Senato e a un evento di Confindustria. “Senza alcun paragone con l’attualità, ricordo che anche Hitler e Mussolini hanno vinto le elezioni, ma non avevano ragione”. E, dopo i boati dai banchi di maggioranza, ha rincarato la dose: “Ho ricordato la storia perché magari qualcuno ha delle nebbie. In politica non conta solo vincere. A ogni consiglio regionale il presidente Giovanni Toti esordisce: noi abbiamo vinto. Noi abbiamo preso più voti di voi. Vero, ma vuol dire avere ragione?”. Ed ecco che a quel punto è intervenuto anche il diretto interessato: “Se ne facciamo una questione politica, mi sembra che stamani in quest’aula stando alle citazioni storiche che ho sentito inappropriatamente, si sia esercitata una dittatura della minoranza”, ha concluso Toti rieletto democraticamente alla guida della Liguria.

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