Covid, chiuso il reparto di cardiologia del San Camillo a Roma: contagiati medici e infermieri


Il Covid assesta un colpo gravissimo alla sanità romana e laziale. Il reparto di cardiologia dell’ospedale San Camillo, un’eccellenza a livello nazionale, è chiuso a causa dei contagi tra medici e infermieri, che non possono essere sostituiti perché non c’è personale a disposizione. Interventi e assistenza non in emergenza sono stati così sospesi.

La cardiologia del San Camillo chiusa per Covid

Si tratta di un colpo gravissimo per la sanità del territorio. E per i molti pazienti in attesa di un pacemaker, di una coronografia e di altri interventi diagnostici o terapeutici. “I posti letto inattivi sono circa 18. Principalmente per l’assenza di personale, sia perché medici e infermieri sono in isolamento per il contagio”, ha spiegato Sandro Petrolati, cardiologo e segretario Anaao Assomed San Camillo Forlanini, al Messaggero che ha divulgato la notizia della chiusura del reparto. A causa del Covid, al San Camillo “il reparto di cardiologia al momento non è aperto. È attiva invece – ha chiarito il medico – l’Utic, l’unità di terapia intensiva coronarica e il reparto per gli acuti”.

L’ordine dei medici: “Aumentare le ore di lavoro”

“Ci troviamo di fronte a un’emergenza nell’emergenza. I numeri del personale – ha commentato poi Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma – sono quelli che sono, ma bisogna dare assistenza anche a chi non rientra nella categoria dei malati Covid o in quella delle urgenza extra virus, perché rischiamo di portare in condizioni acute decine di pazienti cardiopatici. Per quanto riguarda il personale – ha quindi concluso Magi – si potrebbero aumentare le ore di lavoro da 20 a 38 settimanali agli specialisti, cardiologi compresi, che lavorano negli ambulatori delle Asl”.

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