Milano, fa entrare un egiziano in casa: lui la soffoca e lei muore

Era quasi riuscito a trasformare quel delitto in una morte naturale. Ha cercato di restare un “fantasma”, di non dare nell’occhio. Ma alla fine, l’immigrato di 25 anni, cittadino egiziano irregolare in Italia e domiciliato a San Giuliano Milanese, è stato arrestato. Fermato mercoledì mattina all’alba con l’accusa di omicidio aggravato per la morte di Stefania D., la donna di 45 anni trovata morta lo scorso 29 aprile nella sua casa a Milano. L’autopsia ha rivelato che la vittima, che faceva la prostituta per problemi finanziari, è morta per la “rottura bilaterale dei cornetti tiroidei dovuta ad asfissia meccanica da compressione determinata da un’azione violenta di altra persona”. A quel punto gli agenti hanno capito che c’era un omicida da fermare.

È bastato poco per accertare che la sera prima del ritrovamento del corpo, proprio in un orario compatibile con la morte, la 45enne aveva incontrato il 25enne con cui aveva preso appuntamento su Whatsapp. I poliziotti sono così riusciti a ricostruire che, effettivamente il 28 aprile, il killer egiziano si era recato a casa della donna, salvo poi andare via una ventina di minuti dopo, presumibilmente senza aver consumato nessun rapporto sessuale. È verosimile quindi che i due abbiano litigato e che l’uomo l’abbia soffocata e uccisa, prima di ritornare a San Giuliano al termine di quello che era il primo incontro tra i due. Il giorno successivo l’amico della vittima aveva poi messo in moto la macchina dei soccorsi e delle indagini, che mercoledì mattina hanno fatto finire in cella il 25enne. È quanto riporta oggi Milano Today.

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