India sotto choc: bimba di cinque anni violentata e uccisa a sassate

L’India brucia di indignazione a causa della morte di una bambina di cinque anni, vittima di una violenza sessuale e poi uccisa a sassate.

A causare il decesso della piccola sarebbe stata, in base alle accuse dei genitori della prima, una banda di aggressori. Il Paese asiatico sta ultimamente sperimentando una crescita preoccupante di episodi di violenza sulle donne e sulle minorenni, dimostrata da recenti statistiche federali per cui, nel subcontinente, avrebbe luogo uno stupro ogni quarto d’ora. In particolare, in tutto lo scorso anno sono stati conteggiati ben 90 casi di abusi sessuali al giorno.

La bambina di cinque anni citata era scomparsa giovedì scorso dal proprio piccolo villaggio, denominato Kharkhari e ubicato nel distretto di Dhenkanal, nello Stato orientale di Orissa. Le ricerche della piccola si sarebbero concluse il giorno successivo, con il ritrovamento, da parte di alcuni soccorritori, del suo corpo senza vita. Il cadavere della minorenne giaceva allora abbandonato in una foresta situata nei pressi del medesimo insediamento rurale.

I familiari della malcapitata, all’indomani del recupero del corpo della bambina, hanno così iniziato a denunciare il fatto che la stessa sarebbe stata vittima di violenza sessuale e infine ammazzata a pietrate. A detta dei parenti della bimba, inoltre, quest’ultima sarebbe stata uccisa dai rapitori poiché temevano che lei potesse denunciare il tutto alle forze dell’ordine.

Sull’accaduto, la famiglia della minorenne indiana ha subito presentato formale denuncia alla polizia locale, che ha di conseguenza disposto l’avvio di indagini sulle circostanze in cui si sarebbe consumato il fatto di sangue. Per il momento, l’identità degli aggressori resta un mistero.

Prima di questa vicenda, il subcontinente non aveva ancora finito di riprendersi da precedenti casi di violenza su ragazze e su minorenni, accaduti a poca distanza temporale da quello andato in scena ultimamente nello Stato di Orissa.

Ad esempio, agli inizi di ottobre, una bambina di sei anni è morta in ospedale dopo dieci giorni di agonia in seguito a uno stupro. La malcapitata era stata violentata in casa sua da un cugino.

I principali bersagli delle bande di aggressori sessuali sarebbero principalmente ragazze e bambine appartenenti alla casta sociale dei Dalit, ossia quella che raggruppa gli individui più poveri e discriminati di tutta l’India.

il giornale.it

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