Bresso, assalto al magazzino di iPhone: auto rubate e strisce chiodate in strada, poi la fuga

Le macchine, tutte rigorosamente rubate, per chiudere ogni accesso. Le strisce chiodate sull’asfalto per evitare ogni potenziale intervento delle forze dell’ordine. E il furgone per sfondare, colpire e fuggire. Spaccata dai contorni paramilitari martedì mattina all’alba a Bresso, dove è stato assaltato il magazzino di un’azienda che si occupa di acquisto e vendita di iPhone. 

Il blitz dei banditi, almeno in sei, è scattato poco dopo le 5. La banda, stando a quanto finora appreso, è arrivata tra via Romani e via Vittorio Veneto – in piena zona industriale, dove si trova il capannone – e si è subito preoccupata di “isolare” l’area, chiudendo ogni via d’accesso. 

Così, i malviventi hanno posizionato sei auto come barriera e hanno disseminato la strada di chiodi. A quel punto, con tutto il tempo di agire, hanno usato il furgone come ariete contro la saracinesca, hanno arraffato i cellulari e sono scappati. A dare l’allarme ai carabinieri della compagnia di Sesto, guidati dal maggiore Saverio Sica, sono stati alcuni passanti che hanno notato i chiodi a terra e i veicoli di traverso e, soltanto in un secondo momento, il titolare della ditta. Il bottino è ancora da quantificare con esattezza e i militari stanno effettuando una sorta di inventario con il proprietario, che aveva ricevuto il carico poche ore prima del colpo.

I carabinieri – anche loro sorpresi dall’organizzazione del raid, che ricorda molto da vicino gli assalti ai portavalori – hanno già recuperato le immagini registrate dalle telecamere interne del deposito e acquisiranno quelle degli occhi elettronici pubblici, che potrebbero aver ripreso le fasi dell’arrivo e della fuga dei malviventi. Una mano potrebbe arrivare anche dall’analisi delle auto usate come barriera e lasciate lì dalla banda.

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