Pescatori italiani rapiti in Libia, un misterioso “blackout”: “Per tre ore gli armatori della Marina non hanno risposto alle telefonate”

Da più di due mesi, il leader libico il generale Khalifa Haftar, detiene illegalmente 18 cittadini italiani catturati in acque internazionali: i 18 pescatori di Mazara del Vallo. Il governo italiano non parla dell’eventuale negoziato che ha avviato con Haftar, ma ormai – scrive Repubblica – la richiesta è “diventata solo un paravento per nascondere il fatto che Haftar si prende la libertà di non restituire i pescatori all’Italia”.

Il sequestro è avvenuto dopo ore di osservazione di una vedetta libica e con il mancato intervento di un elicottero di un cacciatorpediniere della Marina Militare italiana che era a 115 miglia dall’area del sequestro. Un elicottero la cui semplice presenza sarebbe bastata ad allontanare i miliziani libici. Un elicottero che però non è mai intervenuto. Dopo il primo attacco dei libici sono subito arrivate le prime risposte dalla Marina di Roma. “Ma all’improvviso per 2 o 3 ore la Marina non risponde più alle telefonate degli armatori”, spiega una fonte a Repubblica, “poi verso le 3 di notte chiamano per dire che l’elicottero non può intervenire, che il caso ormai è diplomatico e che non c’è nulla da fare”. E i nostri pescatori sono ancora ostaggio in Libia…

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