L’immunologa confessa: “Il coprifuoco non ha ragione scientifica, ma cambiamo nostro stile di vita”

 La narrazione relativa all’emergenza sanitaria è cambiata da un po’. Se ricordate nella prima fase era tutto un “dobbiamo fare piccoli sacrifici per tornare poi ad abbracciarci ed essere quelli di prima”, dalle fasi finali del primo lockdown è iniziata ad affermarsi la vulgata della “nuova normalità”. E non c’è bisogno di scomodare, Bill Gates, Vittorio Colao o le questioni relative al “Grande reset”, basta guardare gli spot in tv dei principali “brand” (questo della Coca Cola è piuttosto eloquente).

Le sconcertanti parole di Antonella Viola

Sul piano scientifico abbiamo poi una schiera di virologi/immunologi/epidemiologi che sembrano quasi accogliere con entusiasmo l’idea di un mondo dove affetti, relazioni e stili di vita consolidati verranno stravolti in nome dell’emergenza permanente. E’ il caso di Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova, che senza girarci troppo intorno scrive sulla sua pagina Facebook: “Il coprifuoco non ha una ragione scientifica, ma serve a ricordarci che dobbiamo fare delle rinunce, che il superfluo va tagliato, che la nostra vita dovrà limitarsi all’essenziale: lavoro, scuola, relazioni affettive strette. Oggi l’unica cosa che mi sento di fare è lanciare un appello ai cittadini: diamo un senso a questi sacrifici!”. 

Coprifuoco e mascherine all’aperto non hanno ragione scientifica

Per i pochi che ancora ritengono che la libertà valga più della tutela ad ogni costo della salute, queste parole fanno correre un brivido lungo la schiena. Del resto è solo una candida ammissione di quanto a rigor di logica appare evidente: alcune misure hanno solo una funzione ri-educativa, come le mascherine all’aperto, che a detta della stragrande maggioranza dei virologi non hanno una ragione scientifica, ma appunto equivalente al coprifuoco descritto dalle parole della Viola. Che aggiunge: “Se non cambieremo il nostro modo di vivere, se non faremo tutti la nostra parte, persino queste misure non avranno l’effetto sperato. Non organizziamo serate in casa con amici e parenti! L’unica cosa che funziona contro questo virus è limitare il numero di persone che incontriamo nelle nostre giornate. Dobbiamo restringere il cerchio delle nostre relazioni, personali e professionali. Facciamo tutti la nostra parte: la storia siamo noi!”. 

Che dire, mancava giusto che a fine post l’immunologa Viola scrivesse: “La guerra è pacela libertà è schiavitùl’ignoranza è forza”. 

Davide Di Stefano

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